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blog di Manuela Verbasi

Cose Così [alga lacustre]

Puoi sentirmi ancora suono bastardo
feroce carico di destino a fibre nervose
in cavità cardiache fino a te dentro
il polso piegato su cui poggia la fronte.

Non dare ai pensieri il tempo della resa
dolore composto il tuo rigira di pagine vuote
cuore contratto e parole temperate
a spezzare dita in sfinite mani
gravide di silenzi d'alga lacustre.

Cose Così [d'arcobaleni al centro della gola]

Fuliggine filata di  nube che passa
gemito di marea sulle tue gote
ebbro respira incisi all’inguine

e tutt'intorno assorda 

d'arcobaleni al centro della gola
fronde di tiglio e odor di pane
 
 
 

Cose Così [degli aranci ]

Al tramonto s’accorgono le mani
nell'alibi perfetto degli aranci
e i rossi eterni sono slanci persi
di cieli bianchi di pelli inumidite

Morde la voglia, la mia tra le tue labbra
si riempie di blu come carezze quella stanza
pregna di baci in bocca il dondolarsi
di fiato corto  di sorrisi un cuscino

Manuela Verbasi

Cose Così [Immobile]

Cose Così [tra le corolle viola]

Appoggio ai muri, nei giorni di bianco, voli bassi appena sopra la linea di fango, la bocca asciutta. 
Quando non c'è più fiato. Seduta su una caduta.
Io di nessuno. Io.
 
Sarei di mosto, tra le corolle viola delle campanule nei giardini assolati. Puntando l'infinito, chicco in attesa di un bacio a grappolo. Fresca in viso, la testa fra i punti di sospensione, appena sfilata la lama.
 
Abbracciami.
 
Manuela
 

Cose Così [per non precipitare]

 
Ticchettio di questo tempo tiranno
che incide il mio volto di canzoni,
fiaccole accese, viavai di discese
volo d'azzardo per non precipitare.
 
Manuela
 

Io sto bene, e tu come stai?

 Sto bene, mamma!  
 
Dissolto l'incubo, evaporato e diluito, andato così com'era venuto. Eppure ancora fatico a credere sia finito davvero, il terrore che ricapiti impedisce di rilassarsi, finalmente.
 

Cose Così [in chiaro]

Dall’infinito alla terra
in ogni sospeso che strappa, gemmerò
di buio acceso, svettando
in chiaro, un raggiare di rose.
Ormeggiato ai capelli
dei giorni infuriati, artiglierò
ammanettato ai respiri
fino a sfumare in petali neri,
ultima scia di rondini.
 
Manuela

Cose Così [d'aria immobile]

Dilaniato
ridotto in farina di vetro
spalmato sul ventre
raccolto a baci e inumidito
 
ripreso, urlato e rifiorito
 

Cose Così [d'amore e altro]

Bocca di fiato
curva incisa sulle palpebre
dove dissolvere man mano
l'anima
 
affonda tra flutti di fiume 
in me che narri l'amore
non ci si perda 
nel lamento a riscriversi 

si guardi in viso 
un vissuto a cavalcioni
di stelle puntate
a stracci d'amore

a silenzi rimossi
 
Manuela

 

 

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