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blog di Manuela Verbasi

Cose Così [del vino bianco, fermo]

Noi, si, noi ci salveremo
dalle gocce sparate a spillo
a scoppiarci i palloncini
diremo di si a duemila no quando
saremo
sul dorso di un cavallo di legno
sopra la mezzaluna
dentro la musica, stretti
e fuori anche di più

Morire è vero

 Ti vedo arrivare vestito di bianco, un sorriso furbo, gli occhi buoni.

Cose Così [tra le nuvole e la superficie delle onde]

Ti vedevo il rosa
nei colori inesistenti
 
un viola carico
sopra il mare
prima della tempesta.
 
 
Vene blu
[tra le nuvole e la superficie delle onde
arricciate
stropicciate di vento sopra]

Cose Così [d'acque e rimmel]

Nei campi di lampi
un tremare di foglie
la dimenticanza
dentro pioggia incessante
lento fluire d'acque e rimmel
stringo ciuffi d'erbe alla riva
per non perdermi
 
per non perderti
 
 

John Donne - The Dream/Il sogno

The Dream 

 

Dear love, for nothing less than thee
Would I have broke this happy dream;
        It was a theme

Cose Così [di neve grano]

Stendere al sole
angoli ora rette
armoniche a bocca
diluite e dritte
 
neri china
gocciolanti di neve grano
tramortiti elettrici
fili sovrapposti
 
questo volarsi
in vene di cotone
rondini azzurre
su viali di guglie

Cose Così [al rosmarino]

Attimo d'uno spicchio di luna
mezzo sorriso, sotto il naso chiuso
l'impronta dei tuoi sensi sui miei seni
cancella un giorno raffreddato

[Al rosmarino è l'alba ma non sento]

Inutile raccolta di frattaglie stinge e stringe
un cuore a fette s'adombra annichilito
di radici inferte sgretolo la terra

Cose Così [la cosa]

Malessere d'amarezza un labirinto di negazioni
nel bicchiere anestetizzato, un vuoto all'infinito
sciolto il sorriso, viziato in salate atmosfere
e un cuore pallido da appendere altrove.
Tedio di solo silenzio, trito sentire del perdersi
nel distacco dal niente il desiderio di un volo.
 
 
 

La Bice

 La Bice, è quella che non sa niente, ma il niente che sa, lo dice con una sorta di misterioso alone che la fa sembrare intelligente, perlomeno interessante, non molto ovvia, finché non casca il palco e crolla su se stessa, come quelle costruzioni di carte posizionate con cura e pazienza che basta uno starnuto e resta un mucchio, piuttosto basso, davanti.

Cose Così [dalle caviglie alle ginocchia]

Qualcosa in effetti, potremmo fare, tra i ventagli d'anima delle spighe, piegate al caldo della stagione aranciata, dove andranno le libellule, andremo noi a tenerci le mani sul viso e nelle mani. Leggi tutto »

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