AnonimoRosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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blog di Il Folletto

LIV

Della tua voce sento
la sua forma di vento,
scotio prolungato che
ondoso increspa ogni
fibra in armonioso e
combinante ordito.

Mare mater

Preso dal mare sconosciute creature
vi ho annusato e osservato,
con un pianto vi ho parlato,
sapore di fame in una luce accecante.
Mi avete coccolato e curato,
tenuto in piedi ho camminato,
ascoltato, toccato, assaggiato,
e ho imparato.
Non essere troppo curioso,
mi avete bacchettato estranee creature,

Immagine

La tua immagine,
immota stupefazione,
nulla che la scarnifichi,
se non lo sguardo che
s'immerge contenuto
nel tuo sembiante e
tutta ne comprende
l'inviolabile essenza.

Lussuriosa vestizione

Come uno sciame i vestiti
che raccolgo tornato a casa.
I sandali con la suola pulita
quelli neri col tacco a spillo,
la giacchina che ti fascia la vita
e stenta a chiudersi sul seno,
quella vestina di lana che
lascia spazio alla fantasia delle
tue forme. Le calze in trasparenza
ornano pendenti la maniglia della

L'incontro

Ti incontrai nella brace
del tuo sguardo nudo e
sulle gocce silenziose
delle tue labbra cremisi,
alchemici elementi degli
insanabili e indelebili
segni dell'essere in te.

Audacia

Un gesto essenziale, morbido
disegno della figura avvolta
dalla sottile veste, che scopre
d'audacia la forma delle gambe
troppo spesso nascoste fino
al disinvolto tripudio della
loro primitiva nudità.

Parole

T'ingegni a scrivere e poi
le parole scovano nel sé
l'immaginaria percezione
che senza alcun controllo
fantastica il senso che si
accompagna alla tua meta.

Versi carnali

Sono solo versi carnali,
esposta anatomia del
corpo orizzontale,
sinuose istantanee di
creatura verticale,
echi sfumati del farsi
femmina la forma.

Multiplo orgasmo

Divorano le lingue il bacio
carpendone la migrante essenza,
che con liquida violenza riversa
primitivo lo sfacciato orgasmo
del corpo sapido di velata pelle:
appagato è l'avviato preludio.
Predona la bocca ne ruba il respiro,
l'invito reclama d'esser sedato,
turgidi i seni, il ventre offerto

Sonata

Passione scarnificata
da bocche furiose e
cupidigia d'impronte.
Un groviglio arruffato
di bizzarrie sussurrate
in un crescendo di
gemiti emersi da fremiti
urlanti, sempre pretesi
fra le braccia estese
nella forma di nido
a covare le silenziose
tracce intrise di noi.
 

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