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blog di gatto

Alessia e l'aurora di marzo

Serica essenza di rosa, serrata sera nel tempo
che tutto contiene, camera della mente
e camera materiale ad eclisssare il dolore
delle spine per risorgere in nuovi fiori nel roseto.
Tutto accade e sta infinitamente la durata
meridiana dopo l'aurora a tingere le cose
di Alessia, bella come una donna, a dominare

Primavera di Alessia

Verde primavera di Alessia nel trasudare
linfe da un prato di vertigine. Porta della
notte spalancata, sipario sul mondo,
col dito nella sabbia, oltre la siepe,
Alessia scrive con incerta grafia a lume
di candela, nel vento della notte ad aurorare
le cose del giorno, già aranciate sulla bocca

Alessia e il gabbiano

Gabbiano ala rasenta il volo la
cartavelina del cielo e sta infinitamente,
pari a jet oltre le nuvole a sfioccare
e farsi pioggia di rigagnoli iridati.
Alessia, in lei entra del gabbiano la
forma in tinta bianca e ci sarà raccolto
tra le messi del campo o estasi se non

Guarigione di Alessia nell'erba

Guarigione di Alessia, cinque tonalità
di verde da nominare in esatta armonia,
pari a nuoto degli occhi nel toccare le
cose del prato le mani su righi di bellezza
nel rifrangersi del sole sull'isola in quell'arancia
a caderne succo su di Alessia la guancia
a trascolorare il tempo, a farsi azzurro

Notte di Alessia

Notte di Alessia, il corpo come acqua
nell'anfora del letto, attende sogni, in
attesa della telefonata di Giovanni.
In limine con il tempo a inazzurrarsi
in incantesimo del sogno a coincidere
con vita che non sia più esistere nuotando
 
e vengono dagli albereti gli angeli

Alessia verso la primavera

Alessia tende le mani al cielo
meridiano nell'iridarsi di un pensiero:
camera della mente a tessere
venature nel futuro anteriore
di albe in esatta sequenza
di luci sul rosa e sull'arancio,
Alessia rosavestita entra nella
camera nel ridere come una
donna. Alessia in limine di fabula

Diciassette marzo di Alessia

Sera di cielo, cobalto sollevato gli occhi
azzurri di Alessia a iridare, il vino e il pane
conservati per la sera con cura da Giovanni
per dopo l'amore. Duale orgasmo degli
amanti sul letto a tessere disegni con i corpi
nel piumone. Di festa giorno nell'arcano
scampanio oltre le cose di sempre ed è

Sabato di marzo di Alessia

Per le strade di Napoli, ragazza
Aleesia, vetrine nel lucore del
pomeriggio inoltrato in quell'inalvearsi
delle cose della sera. Atmosfera
di uscita dai cancelli d'argento
e platino dei sogni, adornata via serale
da luci e lampioni nella brina sul
lungomare fino al porto delle cose

Alessia e Carnevale

Incanto nel fluire dei giorni
di marzo nel verde della siepe:
l'8 marzo avviene il Carnevale
di Alessia, la sera della festa
fiorevole ad attenderla al varco
della camera del rinfresco,
Alessia vestita da Colombina
Giovanni da Arlecchino nel tempo
altro della gioia di un fiore colto
per miracolo dal prato della mente
duale. E a poco nell'attimo verticale
del giorno a perdifiato, l'accadere
danzando della bellezza di Alessia,
commedia dell'arte commedia
della vita postmoderna nel
fluire di Internet e televisioni
fino alla dionisiaca ebbrezza
di Carnevale nel tempo ritrovato
di una pace di lago senza increspature
pari ad olio, non quello del pittore.
E' il 1984, scivola la 127
nella strada del ritorno a casa
con i coriandoli portafortuna nei capelli.

Fedeltà di Alessia

Fedeltà di Alessia oltre la chiave
della nebbia, nel paese della gita
del sabato con Giovanni. Rossetto
sulle labbra per attimi mitici di gioia

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