Scritto da © gatto - Lun, 21/03/2011 - 11:03
Notte di Alessia, il corpo come acqua
nell'anfora del letto, attende sogni, in
attesa della telefonata di Giovanni.
In limine con il tempo a inazzurrarsi
in incantesimo del sogno a coincidere
con vita che non sia più esistere nuotando
e vengono dagli albereti gli angeli
a detergerle le bende delle lenzuola
e le coperte sulla pelle di ragazza fino
al risveglio per rigenerarsi nell'amnio
di una doccia. Alessia nell'albergo
degli angeli
si sveglia alle quattro del mattino
per scrivere con incerta grafia con
mano affilata una poesia. Sul bordo
del Mediterraneo accende sul davanzale
una candela sulle cose di sempre
la mensola dell'adolescenza
con i diari, i libri e le conchiglie
sedici come semi donate da Giovanni.
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