AnonimoRosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

To prevent automated spam submissions leave this field empty.

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • laprincipessascalza
  • Peppo
  • davide marchese
  • Pio Veforte
  • Gloria Fiorani

blog di Franco Pucci

Il velo da sposa

Gli argini del fiume quella mattina
accolsero la bruma vestita da sposa
l’acqua ammaliata dal candido velo
ondulò dolcemente baciando la riva.
 
Nel silenzio di canne dipinte di brina
come algidi spettri riflessi nell’acqua

Tra bistro e ciglia

quattro braccia 
ad abbracciare 
la mia/tua paura
 
non erano forti 
i verdi rami 
d’intrecciate mani
 
e nodose nocche
sulla schiena
a premere il fiato

Un tordo stordito e un'anguilla cotta alla brace

Quel piccolo, subdolo, lancinante dolore

riapparso di colpo chissà come e perché
qui sul costato giusto sotto il cuore
dalla discarica sepolta in fondo all’anima
è riemerso il ricordo come un miasma
che il calore di un’estate torrida amplifica
champagne e fragole birra scura e lupini

Eccomi

eccomi
accanto a te
 
a capo chino guaisco
le dolenti ferite aperte 
-cucciolo maldestro-
in un gioco pericoloso 
 
eccomi
davanti a te
 

Domani farà bello, hanno detto

"...i avarave ciamà belo per doman…"
 
Quel repentino, lattiginoso strato di nebbia
sembrava bambagia sfilacciata tra le dita
che saliva silenziosa posandosi sulla laguna
e come algido sicario ne affogava i colori.

Cuore di maiolica

sotto l’indaco dipinto dello smalto
tu cuore di friabile biscotto
cotto al sole di roventi primavere
indurito al gelo dell’inverno
 
appeso come falsa icona adorata
ninnolo d’antica cristalliera

Scrive l’Apostolo Franco- Manù e I Mercanti nel Tempio

 
scrive l’Apostolo Franco
 
Mia Signora,

Baratti

Ho venduto le ultime biglie di vetro colorato
come perle autentiche di falso Murano
a quattro cinesi in gita sulla laguna
in cambio di paio di bacchette di bambù.
 
Ho ceduto le bacchette al bar sul corso
ad un oste dal sorriso mefistofelico

Non sono Icaro

Icaro
…celava sotto la zimarra nera
l’acciaio degli occhi, la signora
e la bocca, ulcera menzognera 
socchiudeva al volgere dell’ora
 
mellifluo il sorriso ammiccante
nel gelido spirar di tramontana
la vita era mercede in contante

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 0 utenti e 5159 visitatori collegati.