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blog di Franco Pucci

Nelle mani (in punta di matita)

pantaloni alla coscia
calzini bianchi 
della prima comunione
una lametta da barba
e la matita tra le dita
 
-gli occhi di mio padre-
 
nelle mani in punta 

Tic Tac

orologiokA.jpg
Volevo fare l’orologiaio,
da piccolo.
 
Riempivo fogli a quadretti
di minuziosi particolari.
Aurei ingranaggi filigranati,
bilancieri dispensatori
d’imparziali briciole di tempo,
ancorette guardiane.

Nero Notturno Bolero

bolero solo.jpg
 
il cielo stanotte è un colabrodo
di plastica nera insù rovesciato
e mille fiammelle pretenziose
facendo capolino dai forellini
reclamano vanitosa attenzione
esibendosi in una danza antica
 

Sarà tristezza?

scala-vertigine-300x300.jpg
È un velo, una trina aerea.
Cesello d’Aracne traspare negli occhi
e trattiene la rugiada dell’anima.
Pensieri si accavallano, si rincorrono.
Il cassetto inghiotte i pochi attrezzi
del mestiere di vivere rimastimi.
 

Ti direi...

Agata nanna.jpg
ti direi…
guardandoti, sorridi…
poi mi sono accorto
che già lo avevi negli occhi
e allora mi sono perso
inseguendo il tuo sguardo
 
[sì, forse i pagliacci
hanno il cuore dipinto

Sui binari

suibinari.jpg
“Ciao.”
-Ciao.-
“Posso sedermi accanto a te allora…?”
-Se proprio vuoi..-
“Vedi, ho preparato anche la valigia…”
-Ah, sì…?-

Alla fine i conti tornano sempre

Vorrei non saper far di conto
per non misurare i passi mancanti.
Quattro gambe su e giù ogni giorno
e una croce a matita sul calendario.
 
[basta un giorno di anno bisestile
per mandare i piedi in confusione]
 

All'Università della terza età

Ti scrivo perché ormai so dire
solo nome cognome e codice fiscale,
le parole sono frecce avvelenate
e le intendono solamente i sordi.
 
Avevo un bouquet di rose per te
è sfiorito senza parlare.
 

La nave va...

La luce fioca della lampada traballante al vento danza le ombre
il lampione arrugginito si piega come fuscello al verde
le lastre sconnesse del selciato giocano a rimpiattino su e giù.
Chiazze di acqua sporca nascondono insidie di piovre tentacolari

Ho ritrovato il mio palcoscenico

[siamo entrati a spettacolo iniziato
buio in sala, sul teatrino allestito
Pulcinella schioccava le mani di legno
ritmando in falsetto “Core Ingrato”
due mascherine là, in prima fila,
applaudivano la buffa scenetta]

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