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blog di Francesco Paolo

Forse è stato amore

Ci siamo nutriti di parole
troppo in fretta,
abbiamo pensato di lasciare
l’ombra della solitudine
fuori la porta,
siamo stati travolti
da un labile fascio di luce
credendo fosse il sole.
Io portavo tasche vuote,

Per amore

Imbocco un vicolo cieco
ma per amore
invece
mi accorgo
di aver toccato il cielo!
 

Tela bianca

Vergine di vuoti
spazi infiniti
sogni
nella logica
vasta, ambigua
smarrita esistenza.
Tela bianca
parete verticale al muro dell’attesa
all’iride che vaga
appare

Scrivere

Io la poesia non so scriverla

Io la poesia non so scriverla
so trasmetterla con i miei occhi
col mio sguardo
con le mie carezze
se poi riesco a scriverla
è perché
mi hai trasmesso i versi
con i tuoi occhi

Quando mancano le parole

Quando mancano le parole non sempre manca il pensiero.
L’impulsività conserva la sua natura anche nel flusso del visibile più pacato, l’esigenza di un contemporaneo nesso logico tra il sentire e l’ottenere assume importanza vitale.

Il dolce assaporarti

Il dolce assaporarti
lentamente
leviga l'anima
trasporta
l'immediato in dilazioni di tempo
persuade
il corpo all'inesistenza del dolore.

Cercando la vita

Nell’impeto del respiro soffocato
cadevano giù come sassi
a disperdersi senza più vita
in fondo ad un azzurro
che cielo non fu
se non dopo la morte.
Altri presi per capelli
riportati a terra
adesso sanno
di questo mondo
non diverso  

Donna di luna

Donna di luna, oltre il mio bel sogno, tu sei quella che ho sempre cercato, sei la mia Dea, la veste che ho indossato già al primo vagito senza saperlo, il mio silenzio dopo il pianto, il sorriso dopo la tristezza. Ti ho visto tutta d'oro come nei sogni, ma questo non è sogno e neppure fantasia. Sono libero di te ma felicemente legato al tuo sorriso, alla tua voce, invaghito dei tuoi capelli delicatamente filati fra le dita delle tue mani, inebriato dal profumo dei fiori che sbocciano al tuo sorriso. Quanta gioia mi doni non lo sai. Non vorrei mai alcun pensiero tuo avverso a ciò che di vero per te sento. Sono schiavo nel desiderio di esserlo ma non disperato. Per questo mio desiderio, parallelo al tuo sentire, la mia idea non ha bisogno di faticose ascese per seguirti sin nel profondo del tuo corpo. Quando da donna mi hai guardato negli occhi parlandomi d'amore, ho creduto subito di vivere solo per questo e non ho pensato ad altro se non al desiderarti intensamente.

Perdonami donna (8 marzo)

Questa ricorrenza non è nata come un giorno di festa, ma per riflettere sulla condizione di vita della donna.
 
Sollevo le mani
poi le lascio cadere
piego le gambe, chino la testa
bacio la terra
su cui hai lasciato i tuoi passi.
Perdonami donna
sono l'uomo
che ha rubato i tuoi veli
ti ha spogliato morsicandoti la carne
l'ha venduta ai cani per poco o niente.
Sono l'uomo
che ha ucciso credendoti strega
serrato le porte lasciandoti nel fuoco
ti ha portato all'obbedienza
nel silenzio
schiava a guinzaglio.
Perdonami donna
per aver dipinto l'angelo solo uomo
per averti tappato la bocca
per averti spogliata dentro
rubandoti l'anima.
Oggi ancora avrò da perdonarti!

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