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blog di ferdigiordano

Comune ai profili il nero.

risiedono ipotesi nelle fronti sollevate
che formulano l’oscuro delle altezze
ma ancora nessuno cresce all’unisono
alzate le stelle

Il mare che venne salendo - II

Finitudine e organza dai segni

Di colpo una figura gli esce dalla cicatrice
 
(rabberciata da un mastro d’ott’ore
che leggeva coelho come si deve)
 
sbatte i suoi riferimenti a pagina tot
in un seno
mentre dall’altro fa per dileguare

La misura che dai alle cose

tu puoi spostarle.
tu puoi muovere le case.
quando vorrai staranno strette
addossate ai ballatoi.
ma un muro è un'angoscia alta
e le porte
una porta sola.
tu muoverai le strade
e se ne andranno le distanze

Il mare che venne salendo - I

Qualcuno mi disse che la signora leggeva la sua sorte al bar, alla pagina dei cornetti freschi, e poi beveva il caffè. Aveva occhi adolescenti e rughe luminose per ogni sguardo che quasi le sfuggiva via la pelle. Pareva così dolce, che quel dolce di bottega portato alle labbra nemmeno si scalfiva: delicato era il morso, e così breve. Osservava, del suo giovane amante, il pensiero poggiato sulle ciglia aggrottate.

Era un'alba anche quella - legge Ezio Falcomer - prosa

 
 
Era un’alba anche quella. Come tutte le albe aveva le sue ore, non esatte, ore con poco tempo, un’alba con le ore contate. La prima e l’ultima avrebbero potuto coincidere e nessuno se ne sarebbe accorto. Si entrava in un’ora e si usciva nell’ora successiva, aspetta un attimino, dicevano le coppie negli alberghi ad ore e sgattaiolavano in quell’alba. 

Claude Monet - Autoritratto

 
Hanno visto la mia età e l’hanno giudicata da venire
ma tutti nella Brasserie des Martys avevano gli occhi gialli
e Renoir portava colori adatti nella barba a zolle.

Proiezione ancestrale della paura (5° comma, par. 3 - cap. 84100)

Credo nei secoli che verrano
nei quali praticamente non sarò, né fui mai a venire.
Sono lungo come un serpente
e ho spire paraboliche per la centrifuga
quando guido e fumo e gli automobilisti non amano
i miei gesti nè(l)le donne. Sono d'accordo.

Sorgiva pittrice

Tre dozzine di gocce, tre incidenti di luce nel diamante della fonte.
 
Avevi stuoie di blucobalto fluenti ad una riga e una mistura ocra
per le curve delle dita, il carnicino per la manoala

Ode al poeta (a Marius Marenco)

Tu sei un poeta
tu sei uno scrittore
tu sei un romanziere
tu sei uno scrivano
e conosci tutte le lettere
come un postino
vai per indirizzo
o artista della strada.
Quando scrivi sui fogli
hai carta bianca

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