Scritto da © ferdigiordano - Ven, 04/05/2012 - 15:55
La rosa
Osservo una rosa. La rosa è ovunque
con il suo armamentario di miracolo urbano.
Non sa che dirmi, e non parla; in genere
osserva dove cade il piombo della parola,
ascolta l’accento, innesca la virgola.
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Scritto da © ferdigiordano - Mar, 01/05/2012 - 15:45
Ti direi quando mi taciti
Le tue mani mi aprono all’acqua. Hai mani irrigue,
canali protratti a lungo. Versi ai bulbi. Passa
la goccia, passa un treno di brividi. Tremendo
vibra il pettine del pube. Una tellurica di spasimi
menziona sillabe a tamburo. Tuttavia la goccia
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Scritto da © ferdigiordano - Lun, 30/04/2012 - 16:56
Dalla piega dei polsi
La luce è un conglomerato di profili. Nessuno ritrova
tale costruzione. Né nella cassaforma che
modella ogni corpo, né per la concomitanza
dei lati in ombra: lei, da sola, opina la soglia.
È una vestale
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Scritto da © ferdigiordano - Ven, 27/04/2012 - 19:16
Questa sedia è sghemba – dove sei ragazza?
Questa sedia è sghemba
ma regge macchie di piacere improvviso.
Ha una zoppia d’amore
- si potrebbe dire –
come dal pane scavavamo proiettili
a farci bersaglio
prigionieri poi cavalcioni nella continua resa
a risa
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Scritto da © ferdigiordano - Gio, 26/04/2012 - 18:59
Raffaele R.
Chi scopre la propria ombra obbedire alla morte
parla alla vita con la grazia dell’agnello:
una lingua innocua, natale.
Non parlammo della pietra nello sterno
perchè sapevi che così la roccia annuncia
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Scritto da © ferdigiordano - Mer, 25/04/2012 - 14:49
Ad un amico intatto
Tutto ciò che sei, acqua e domeniche
e spartito, ricorda
la tabulazione nel corpo, la distanza ripetuta
tra umori e costole, dove eravamo
con lungimiranza al telefono.
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Scritto da © ferdigiordano - Mar, 24/04/2012 - 11:42
Il guado e il ponte (intorno agli oggetti - 6)
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Scritto da © ferdigiordano - Lun, 23/04/2012 - 16:10
Pupilli
Ancora non arrivo a capire
i versi e le direzioni
come riducano la vista a volo.
Ancora nelle voci, gli assembramenti, la scomparsa
pollazione, straluna
il senso educato a parole; ma quante?
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Scritto da © ferdigiordano - Ven, 20/04/2012 - 15:34
Venite, venite, superbe terrecotte
Credi che sia importate la mia origine?
No. Il mio paese ha un nome
d’acqua, ma è nella gola
che neppure comprende
perché si sorpassano
in cielo le credenze.
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