AnonimoRosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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blog di everhere

Amicizia on line

Scrosci di risa, tremuli sorrisi,
stringimenti al cuore, lacrime piante
in allegria o dolore, amico mio
lontano, senza che ti vedessi mai,
m'hai regalato con le tue parole
e la speranza accesa al mappamondo
nella notte d'una bambina amata.

Perciò questa piccola signora
cicciottella e grigia, grande maestra
di malinconia, tiene in serbo per te
crepitanti scintille di stella

Frasi d'amore


Non pretendere dalle mie mani
mai più che una girandola di luci
che illumini le scabre curvature
dei tuoi perché coi vividi barbagli
di un desiderio non sopprimibile.

Oggi, un giorno non diverso se
non per la meccanica dei gesti,
si è trasformato in un messaggio vero.

Non chiedermi, perciò, un ti amo sgombro
di pensieri, ormai irripetibile.

Ti guarderò, invece, ti prenderò
la mano, ricorderemo l'attimo,
poi, la realizzazione fortunata
di uno dei numerosi paralleli
del possibile che ci ha voluti
insieme per un poco sulla scena.

Il gioco

Mi piace troppo il gioco che scava
nelle concave profondità dell'io,
ma, quando lo abbandonerò, forse,
gli arcobaleni saranno di notte
più frequenti e il buio avrà un altro come.

Firenze, giardino di Boboli

scansione0001

Strade e rumori prima d'arrivare,
 vetri brumosi, manichini, pezzi
e mattoni antichi contro il cielo
mentre passi distratti di gigante,
 i nostri, restano intorno ai giardini
desolati quando, qua e là, mute ombre
e inutili colori sfumavano
 subito dagli occhi. Volti di pietra
smembrati e sporchi su scale al sole.
Giovani dei, mangiavamo brina
e musica condita di risate,
progettando danze scomposte in orlo
alla vasca del cavallo alato.

Nella pioggia promessa dell'alba

lampione sull
Sono uscita nella pioggia promessa
dell'alba, l'anima macerata
da nascosti sguardi, sassi affioranti
nel fango, lucide liquefatte
scintille in un cielo di cenere.

Un soffice velo di silenzio
senza ambiguità, quanto alla fine
dei versi l'inevitabile spazio,
smussa orli spigolosi e mi consola.
Persino il vento si è calmato e spinge
incontro al viso le ultime folate,
esuberanti bizze d'emozione.

Pensa a domani

Non tempo
   niente ora
           qualcosa poi
già morto forse.
                              Senza convinzione
né scelte
                           sempre meno noi dentro.
Terrorizzato
    un se
             uccide
                  ignora
triste mortificato sterile
di dare un troppo che non basta mai.

Attento
domani è anche non-è.

In un giorno di pioggia nebbioso

PICT0002
Anzi tempo mi sono svegliata
in un giorno di pioggia nebbioso,
una pena soffusa l'ho incollata
addosso come un manifesto al muro.
Inutile frantumarlo sulle labbra.

C'è nell'aria una penombra strana
che confonde il colore dei gatti,
ma resta ancora luce per lasciare
dietro sé un residuo che trascina
il senso perduto delle cose e allarga
lunga l'onda sull'erba del giardino.

Oh, restare abbracciati e scambiarsi
consolanti presenze e rimpianti
a frammenti minuti! Allora il tuffo
nel buio, insieme, sarebbe più veloce
e una scintilla farebbe capolino
all'orizzonte a ricordarmi che esiste
 il sole che, dentro, illumina e riscalda.

Il viaggio

dalpulman5
Snodo continuo d'asfalto liquido
lama d'acciaio
senza taglio o impugnatura.
Corrosivo cicaleccio di zizzè
parossistico suono
movimenti improvvisi
intime tenui silenziose danze
nel trasparente
dal basso all'alto.
Abbaglianti
e caldi riverberi periodici.

In un bagliore

alberi neri nubi e tramonto
 
Quando il crepuscolo versa l'inchiostro
della notte e un rosario di secondi
rende colmo il vuoto di un minuto,
l'anima è pronta come i fili d'erba
in attesa di gocce di rugiada.
L'aria è morbida pelle di bambino
e il silenzio m'avvolge in un'immensa
ragnatela. Magici momenti
senza suoni ritrovo in un fagotto
dimenticato sullo scaffale
polveroso e opaco dei ricordi.
In un bagliore colgo le sottili
contrazioni dell'universo e appare
facile comprenderne il mistero.

Le prime tracce del tempo

Filigrana bianca accartocciata
fra i capelli neri già diversi.
Insinuanti raggiere di spine
agli occhi e in mano assolutamente
niente o qualche speranza e una paura.

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