Scritto da © everhere - Mar, 10/11/2009 - 17:37
Sono uscita nella pioggia promessa
dell'alba, l'anima macerata
da nascosti sguardi, sassi affioranti
nel fango, lucide liquefatte
scintille in un cielo di cenere.
Un soffice velo di silenzio
senza ambiguità, quanto alla fine
dei versi l'inevitabile spazio,
smussa orli spigolosi e mi consola.
Persino il vento si è calmato e spinge
incontro al viso le ultime folate,
esuberanti bizze d'emozione.
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