Scritto da © Erunamo - Lun, 01/03/2010 - 08:29
Pensiero per te
E se odiare me
è la tua liberazione
vivrò felice in catene
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Scritto da © Erunamo - Ven, 26/02/2010 - 12:25
Senza titolo
E ti svesto
sol con gli occhi
delicata
per esser
da zozze e livide mani
toccata
E ti vedo
con la mente
troppo pura, troppo da bellezza
insignita
poichè da occhi
d'un impuro maledetto
possa tu esser assalita
E ti vorrei toccar
ma col palmo sto lontano
la mia mano trema forte
sfiorar te,
per portarti la mia morte?
E d'un cuore Maledetto
che fiero d'esser tale
che da tutti è giudicato
poco men d' un animale
Che tu
fata dolce
in prospera vita
dei sentimenti di costui
or ti sei invaghita
Ch'io usassi rima in prosa
non l'avrei mai detto
ma lo faccio per te
per salvar
la tua dolcezza
da Erunamo
il Maledetto
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Scritto da © Erunamo - Mer, 24/02/2010 - 08:12
La semirima
E se adesso scrivo qui
non è protestar invano
ma il cor mio
sovrano
E se al sentir
un tuo si
io mi sentivo dio
or di nuovo io
Chiudo tutto dietro me
per colpa
d'un fu niente
castigo il mio presente
Ma se mai
capissi me
d'atteggiamento
strano
e forse amor vano
Se tu dassi
atto a me
che il torto mio più
grave
è non veder
con gli occhi tuoi
Ma chissà
quale uomo
oscurato
dall'odio per se stesso
avrebbe mai
amato tutto il resto
Lacrima
or mi scende giù
ma sterile essa è già
annega
e non fa crescer
E parole
poste a casa
sul foglio
in un leggio
è la condanna
all'esser io
[Questa poesia potrebbe sembrare d'amore, tale è, ma dedicata ad una amica carissima, non a un ragazzo che amo in senso che tutti noi intendiamo quando usiamo questa parola]
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Scritto da © Erunamo - Lun, 22/02/2010 - 11:28
Senza titolo
E passano gli attimi
e volano le emozioni
si estinguon le passioni
e si spegne
l'ardor
d'una vita or gelida
Arranco a stento
su un nemico terreno
Aspetto la fine
che sia lieta a venir
A colui come quest'uomo
che loda la morte
e innalza prece alla sofferenza
Poichè
quando la solitudine
è la tua compagna
non c'è miglior dono
che l'estinsione
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Scritto da © Erunamo - Mar, 16/02/2010 - 14:25
Preghiera Maledetta
L'Oscuro,
come la fu irradiante Luce
frantumatasi
contro il buio,
è or insito in Me
E tal quale
le foglie d'autunno,
s'abissa
in spente scaglie
su fondali,
ove iride
veder non può
ove l'udito più non giunge
ove il cor
più non batte
E Tu
Carogna
che degno poeta
non sono
per decantar a te peggior eufemismo
a dispregiar
quanto non vali
Rivelazione
ma ch'io
già lessi
nel far tuo
menzoniero
nemmen troppo falso
fosti capace
per risultar a me
vero
Sia Benedetto
ora et per semper
una
Maledetta preghiera
Ateo vangelo
dedico
a colui
che d'approfitto
affonda
l'infamia
dentro Me
E sia ancor Benedetto
tanto
che possa l'anima,
semmai possiedi,
divenir glaciale
Le tue
emozioni
in letargia
spegnersi
E io ti veglierò
con passione,
affinchè
al lor tornar vive
sia lì
e penetrar
si lenta, ma tanto inesorabile
quanto a fondo,
la lama, la mia penna
la mia lingua con cui
io canto
Voler
veder gli occhi
mentre
ucciderò cio'
che non meriti
il Sentimento
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Scritto da © Erunamo - Mar, 16/02/2010 - 14:16
Senza titolo
O mare
che a fatica
tediato
trascini le onde
tue figlie
Tu
che a me
dasti la luce
or
innalzo prece
ch'io
adottar
possa esser
dal Tuo immenso oscuro
ogni qual volta
il Sol divori
Assolvimi
per il rassegnar
d'un viver
che lungi
oramai dall'esser tale è
O Mare
mi donasti la vita
regala or
a costui
la Fine
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Scritto da © Erunamo - Lun, 15/02/2010 - 21:58
Senza titolo
Attonito
d'emozion disincantato
attendo
il sublime gelido bacio
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Scritto da © Erunamo - Lun, 15/02/2010 - 21:56
Indegni
Indegni
d'un soave
germoglio
che fu
l'amor mio
Or ricalco un sole
che non c'è più
mentre cala
l'oscuro
spegnendo il blu
Il cuore
diserta
Cosa fu
di bianche spiagge
cangianti
agli occhi miei
Sibilline perle
a destar
l'ardore mio
Mi sveglio
c'è solo oblio
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Scritto da © Erunamo - Lun, 15/02/2010 - 21:53
So
So:
Che d'un viver spoglio
m'accingo
a vestir di nero
l'anima
e il ticchettio
la più fausta melodia
mano tremante, atavica
compie il primordial
gesto
So:
dal tetro
coglier
l'infinito gusto
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