blog di Eleonora Callegari

Tengono comizi fastidiosi

zinzinnanti parole

zompano di qua e di là

scintillano nella corazza

d'oro verde

Vivide fiamme

che accendono il verde

vulcani di luce

che s'aprono al cielo

contendono al sole

Il mago Alchimio abitava un castello nell'ultimo cielo prima del grande spazio.

Si spacca il cielo

e tutto il turchino

finisce nella coppa del domani

vanno greggi di stelle

a brucare la notte

Palpita la farfalla

il bianco velo porta

nell'aria gialla

cerca il suo fiore

si posa sul mio geranio

mi guarda

Satura è l'aria

d'oblio profumo

e rosse nenie

dalle culle di raso

per l'anime inquiete

dei poeti.

Quando la furia estingue

brontolando all'orizzonte

con ammassi di grigio

in tracce di fuoco

follie di vento

Ahi! Persefone

tediata d'azzurro

mediti l'ombra

nel cielo di perla,

il cuore ti lacrima

e goccia sul prato

Come l'occhio dentro il pozzo  gettare

il destriero dell'orizzonte   cavalcare

sulle cime incorpe   vagare

"Che ci faccio sulle spalle di questo orribile fosso

io così elegante e setoso" dissertava il papavero rosso