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Annega la speranza insieme alla notte

saprà mai l’ultimo respiro cercare di te.

I sogni vecchie cartoline senza francobollo

 

L’amore è dirsi per sempre

poi la notte civetta

cantò al giorno il suo presagio.

Attimo delle acque del fiume

inazzurrate dal cielo

nella freschezza di consecutivo

aprile il più soave dei mesi.

Ancor caldo al mattino
mi avvolge con le sue braccia
Lo tiro sulle spalle
e gioiscono protette delicatamente
I piedi lo accarezzano,

Attimo, feritoia tra prima e dopo

e poi ad andare a riveder le stelle

uscita dalla selba antica

dove era già stata nell'infanzia 

 

In quale stanza rimane il profumo della vita

il futuro è solo fantasia.

Rimani alla finestra anche se stai al buio

 

Sei luce nel buio

quando una stella mi porta da te

nel tempo vissuto di ieri.

Primavera di glicini e ginestre