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ho solo... sbagliato...

 
Ho solo camminato perché dovevo,
tra i rami secchi che altri
hanno lasciato.
 
Ho solo dovuto sopravvivere ,
dove altri hanno rubato l’acqua
senza dividerla con me con noi .
 
Ho solo sbagliato a seguire la massa,
ma appena ho capito , ho tentato
di uscirne fuori,
così dietro a me ho anche io lasciato dei vuoti,
dove altri cercano di riempire.
 
Ho solo ….
 

Sullo scrivere...frammenti

Ieri al mio corso ho invitato i miei amici a scrivere un pensiero sulla scrittura ed è quanto mi ha inviato Rinaldo:
 
Sullo scrivere... frammenti
Volevo dirtelo, cara amica, che le parole sono passi... che compaiono o scompaiono come fogli sparsi nel vocabolario dell'anima.
Segni trasposti sulla carta, che prendono vita, staccandosi dall'inchiostro scuro, librando leggeri sopra la pagina. Sono sussurri, generati nella notte, brezza che scuote le foglie degli alberi; soldati immobili sotto la luna, mentre le stelle fanno l'occhiolino ai sassi sui bordi della strada; mentre la tua ombra si perde dissolvendosi nel sentiero che porta nella notte.
Parole, ancora segni che mappano il percorso dei pensieri, che invadono i tuoi trascorsi, che frammentano le tue lacrime... Tutti i tuoi ieri sfumati come nubi che si infrangono contro gli scogli della mente... spazzati via nel vortice del presente.
Sogni interrotti tra lenzuola stropicciate, tra respiri pacati, tra rumori ovattati.
Storie che tardano a venire, pallidi intrecci che si sfilacciano, che impazziscono lividi come maionese dal sapore agro.
C'è un vuoto, un eterno presente che ti stordisce, in attesa di eventi che non si manifestano, di trame che sfuggono e si nascondono frusciando nella tua mente.
Senti il rumore della loro presenza, ti accorgi che sono lì a pochi passi dai tuoi pensieri, mentre un muro invalicabile te le allontana, s'infrangono, e la marea spinge a riva i loro frammenti.

La mia ombra

silviat.
seduta
senza spostare la mia ombra
un filo invisibile
separa me dall'altra
ogni inizio e fine del giorno
ciò accade
m'illudo d'essere importante
per chi ascolta le mie
parole
Ho poche cose di cui sono certa,
ma le osservo con sospetto.
M'accade di parlare
ed accarezzare gli stipiti
della mia casa vuota,
mentre l'anima piange di pietà.
Prigioniera
del mio cuore antico e sepolto.

Se Non Ti Conoscessi Come Ti Conosco

Se non ti conoscessi come ti conosco,
sebbene conoscersi senza il conforto
- e lo sconforto -
del tatto, della vista, dell'odore,
del gusto, amplifica il rapporto,
semplifica l'amore,
dicevo, se non ti conoscessi come ti conosco,
direi che hai un mondo nascosto,
sotto quella superficie di crosta caramellata
- un morbido torrone, una crema catalana -
e un gusto che varia dal dolce al salato,
dal buono all'avariato,
di zucchero il retrogusto
che volge all'amaro il risvolto,
è un punto interrogativo
quel tuo sapore indefinito
ma che porta a chiedere,
"non ne hai ancora un po'?",
per capire se è davvero bianco
oppure nero, il tuo colore,
e poi concedere, che
- proprio come il tuo segno -
sei davvero un mare profondo,
un oceano che chiama a sè,
di cui si ama, si intuisce, ma
- è questo forse il tuo fascino? -
non se ne vede il fondo.

 

Vampiro

Che voglia di sentire
l’odore del tuo collo
e come un vampiro
marchiarlo...
di scarlatta passione

Franco

lucidi folli desideri

ho desideri scomposti
lo confesso
se penso intensamente
se desidero un amplesso
con te dolce donna mia
della quale attraversare
il corpo i sensi le voglie
e la fantasia.
perdo i miei pudori culturali
vengo a te appassionato
scelgo impulsi naturali
con la speranza che sia stato
nelle tue braccia quasi ali
ugualmente ascoltato.
quello sguardo solo appena
imbarazzato tra le ciglia
e lampi verde rimpiattato
mi accarezza come un guanto
morbido liscio vellutato
la pazzia della mia mente
si riaccende e vola ancora
da te su te in te non soltanto
col piacere nella mente.

 

Dove potevi sguardi.

 
Occhi avuti sulla freccia attenta
che ribalta una distanza di bersaglio
occhi ributtati oltre il muro
a salvaguardia della libertà.
 
Occhi batocchi di domande appese
senz’alfabeto
nell’unico idioma conosciuto in terra
Occhi lingua occhi sesso
occhi mani se potessero le distanze astrali
occhi che sanno tutto nei librai
occhi che niente sanno negli asili
occhi che niente vedono degli assassini
occhi di rotta nella bufera
occhi del sangue sterminato
dai comignoli
nelle voci spente
dei fumi umani
occhi che riempiono i granai

Ritratto d'una madre rimasta sola

Lirica di Vittorio Fioravanti

Seduta accanto al fuoco
che va spegnendosi in braci
mentre tu taci esausta
nei riverberi stampati a stento
sul vetro opaco della finestra
chiusa ai pini imbiancati

Sola accanto alla fiamma
affievolita dal vento
che penetra il tuo tormento
tra quattro mura di pietra
la tua vita e i tuoi morti
le date d'un'esistenza
senza più alcuna rivincita
senza un domani né un oggi

Stai fissa nel filo di fumo
che s'alza a carpirti i pensieri
la mano immota
che fino a ieri
s'agitò per trasmettere invano
quel breve tuo estremo messaggio
che non ha avuto riscontro

Resti dentro di te
nel tepore della tua solitudine
pronunciando piano quei nomi
che non puoi più chiamare
fino a che t'addormenti
con gli spenti pianti nel cuore
nel profumo d'un fiore appassito
fra le immagini dei tuoi figli
che vivono così lontano

Febbraio 2003

Spiove luce

spiove luce
di stelle gonfie di vento
col tuo peso
greve di limiti
ti pare quasi vita sognata
il vissuto già divenuto memoria
 
siamo frecce
            scagliate nel futuro
o il tempo che ci è dato è maya
e si è immersi in un eterno presente?
 
 
e si è immersi in un eterno presente?

 

Da te prendo

...è da te che prendo una carezza e la stringo in un pugno. Vorrei serrarti qui,fra le dita e restituirti nella libertà schivata nel vento...prendi parte dell' aria,sali nel cielo e io sollevo gli occhi ,li poso sulle nuvole.Posandomi sul tappeto bianco di ovatta prendo parte di te che mi sollevi fin le code dell' universo..

Già...un falco a metà è la tua canzone. Azzeri le altezze di questa terra bruciata dalle ferite e dentro il tuo stomaco respiri la pioggia, i raggi del sole che prendi dall'alba e restituisci al tramonto. Diventi gabbiano e spruzzi il sale all' acqua che riempie le pupille.Sei un Amore quando taci..e  cosi muti pelle e direzione. Biscia silenziosa, ma no fai male.. Leggi tutto »

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