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Un poeta

Ho conosciuto un poeta
autentico cantore d’amore
sognatore delicato sensibile
quante emozioni mi ha donato
parole intense
forti ardenti tenere
parole
Divoro i suoi versi
ogni giorno assorta
eccitata ansiosa avida
di lui
Vivo una nuova dimensione
volo leggera
in estasi
sogni fantasie
un brivido mi percorre tutta
mi lascio travolgere
dalla passione e dai sensi
e sono sua

Nebbia

©2009 Franco Limbardi

Nuvole

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I guerrieri al tempo dell’amore in guerra

 
Si fecero metallo quelle pietre
evaporando ognuna nel tiraggio:
straziata l’aria che ne fu respiro
e maleodore d'ansia.
 
Potevamo fare corse

Strani giorni

Strani giorni ci hanno catturati. Strani giorni ci hanno confusi. Ed oggi è uno di questi. Uno di quei giorni dove sei capace di confondere i tuoi migliori amici con alberi...le canzoni della tua vita con cinguettii di uccelli...i tuoi libri, letti e riletti, con fiori sparsi qua e la...gli occhi che ti hanno cambiata con l'azzurro del cielo...Strani giorni ci hanno catturati. Strani giorni ci hanno confusi.

Il tempo

Mi perdonerete se ripropongo testi già pubblicati su vecchio rosso ma come già detto, ho piacere di aberli nella bella raccolta che avete creato per noi (blog di) dove trovo tutto:

               Il tempo non perdona.
Ciò che il pensiero ti detta e non lo realizzi subito, non ha più senso farlo domani, le condizioni ambientali saranno mutate e l’effetto desiderato non ci sarà più.
Questo tempo che sembra immobile è invece velocissimo e non c’è posto per il rimpianto di non aver fatto.
Bisogna sempre mettere in atto ciò che il presente ci suggerisce, forse anche sbagliando, poichè le occasioni non si ripresenteranno.
Il tempo che passa lo intravvediamo nei segni che solcano i volti delle persone che abbiamo conosciuto un tempo e che rincontriamo a distanza: in quei segni leggiamo il percorso della vita.
Dobbiamo imparare a godere del presente e vivere con serenità quello che ci offre.
Un occhio al futuro ma senza lasciarci troppo condizionare al punto che non ci accorgiamo di esistere. Proiettati come siamo a quel futuro, non ci accorgiamo di chi o cosa ci passa accanto.
Da chi ci passa accanto dobbiamo imparare a cogliere e a dare come buoni compagni di viaggio. Un viaggio che si compie una volta sola.
Non sappiamo esattamente qual’è il momento per prendere e quello per dare. Fare attenzione a questo, sarebbe come tenere la contabilità del nostro cuore riducendo il tutto ad un arido fatto di somme.
Questo deve essere un gesto istintivo. Quando è necessario avvertiamo naturalmente quella sicurezza che ciò che stiamo facendo è bene.
Sentiamo il nostro compagno che ansima, ha il fiato corto e senza che se ne avveda, mettiamogli una mano sotto il braccio e aiutiamolo a proseguire il cammino.
Così quando avvertiamo di essere stanchi e le forze ci vengono meno, senza sentirci umilati, accettiamo il braccio che ci viene offerto e proseguiamo, certi di far felice anche chi si è soffermato ad aiutarci.
Il tempo costantemente batte il suo ritmo e l’oggi diventa subito domani, quel domani che ci attende per permetterci di sempre ricominciare.     
                                 Maria Dulbecco

Ritornerà- poesia

 

 

 
Ritornerà il bel tempo.
Nell'aria, primizie di foglie.
Odori di fili d'erba
nudi piedi sulla terra
e i fiori rifioriti.
Ci libereremo dei mali
la mitezza sorvolerà rancori.
Ogni giorno sarà pieno
il sibillante disincanto
non renderà vana
ogni prova di
tornare a vita nuova.
Torni la primavera
a ridare speranze
noi, della bellezza trascorsa
in silenzio osserveremo
il grande cielo
e rideremo ancora.
Come fragili pianticelle
alzeremo le spalle curve
per immaginare ali
libranti oltre
la morte
la guerra
il ruggito della belva umana.
st.

trascorro ore sulle cime

Penso a te ,è Novembre,
mentre le lontane fortezze
fanno cornice all'orizzonte.
Hanno un lato nero catrame
solingo versante Leggi tutto »

Di lei la rosa.

se l'amor con cui ho coltivato

giorni e notti amorosamente
la rorida rosa che non colgo
facendola trepidante e lieve
nel suo profumo insuperabile
ardente nel colore carnoso
fa felice chi l'ha dona e chi la riceve
scorderò con una stretta al cuore
la seta dei petali e il nettare che
dal suo calice oniricamente bevvi.

Amore che va.

quando consunto finisce

quell' arduo sentimento
che un cuore affaticato
aveva fatto germogliare
come le foglie del salice
grondano dalla rotondità dei rami
la brina a terra mestamente
per la curva dei sensi cola
la nostalgia dei giorni
come lacrime sulle guance.

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