Scritto da © ferdigiordano - Dom, 22/11/2009 - 12:07
Si fecero metallo quelle pietre
evaporando ognuna nel tiraggio:
straziata l’aria che ne fu respiro
e maleodore d'ansia.
Potevamo fare corse
preferimmo lucide tenaglie
in queste mani
e demmo artigli invece che gambali
ai piedi delle cave;
mappe di cammino ai sensi acuti
e scudi.
Il fuochista conobbe ogni lingua
purchè fosse fiamma
ed ogni crepitio purchè affinasse lame;
noi fummo morti prima che l’amore
facesse un’arma del dolore
Tornammo alle fucine
portando il fuoco dell’inferno
e ci trovammo soli.
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