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"In principio era il nulla"

Arrivò il fulmine e fiamme nella torre.
Il re e la regina si lanciarono non perchè lo volevano.
Semplicemente, non avevano scelta.
 
Ora, dopo il fuoco, la terra è più compatta.
C'è una strana limpidezza nell'aria.
 
Ora, lascia che, come la luna,
mi specchi nel lago brumoso dei tuoi occhi.
E rifletta.
 
Estremamente prezioso è questo tempo.
Il nulla vibra di ogni possibilità.

 

Sognare ancora

placidomarrone

 

Un lato del mio letto
universo
scavato nell’abisso di taglienti
abbandoni
l’ho riempito ancora
d’un  innocuo morbido grosso cane
di peluche
e mi ci aggrappo nel sonno

per sognare ancora una carezza.

lo sguardo... il bacio...

mi guardi con insistenza…
mi sento persa
nella profondità dei tuoi occhi…
sono agitata,
instabile è il mio respiro,
la colpa è dei tuoi occhi,
della notte di primavera,
del profumo delle acacie,
dei raggi della luna…
piano,
il tuo sguardo scivola
verso le mie labbra
umide, tremanti…
il mio cuore
batte selvaticamente, stravolto…
ti conosco, ma… però,
chi sei?!
sentimenti pericolosi,
pensieri diffusi…
il tuo respiro ardente
mi fa rabbrividire…
il tuo fascino maschile
è sconcertante, indescrivibile…
non ti respingo, non ho forze,
non posso, non voglio…
le nostre labbra si uniscono…
brividi, sensibilità, passione…
mi sento persa davvero…
 

lo sguardo fatale

io-- una pazza,
una persona persa
nei propri pensieri malati,
mi sento stanca
di essere, di vivere...
soddisfatta,
la solitudine divora
il mio mondo interiore...
mi fa schifo la vita,
tutto...
non posso più respirare
l'aria pesante e umida
dell'autunno...
oddio...
un novembre affollato...
morte, putrefazione,
foglie cadute,
schiacciate dei passi affrettati...
un cimitero...
sono disgustata,
che noia!
assente,
ammiro la pioggia grigia,
le gocce rigide
che feriscono l'animo...
la notte, le stelle
annegate nella nebbia fitta...
pensieri, lacrime...
strano,
ma non mi sento più sola...
abbracci,
carezze umide,
un respiro fresco
che mi da brividi...
sento uno sguardo su di me...
uno sguardo avido,
ma comprensivo...
alzo gli occhi...
è l'autunno...
colpo di fulmine...
i nostri occhi si incontrano...
complicità, pace, abisso...
lo sguardo fatale--
amanti...
 
 

Vampirya

 
A morsi amarsi…ecco, è questa la via!
Rimesciando il sangue con la notte.
Curando coi morsi la malattia,
Senza più fare a pugni colla sorte.

 

Subendo l’incanto della tua luna,
Staccarsi, dalla mia terra, in volo
Senza avere più remore alcuna
Ma con la voglia di non restare solo.

 

 Delle ali facemmo remi fendenti
Il mare dell’oscurità e diretti
A scagionare l’alba dalle menti.

 

 Di una sola pena siamo costretti:
Nei bei colli affondare i denti
Per non più dalla sete essere stretti.
 

Corsi unitre Rivoli

Quando sono stata invitata da Manuela a far parte di rosso, mi era stato chiesto di parlare del mio corso all'unitre ed io l'ho fatto attraverso gli scritti dei partecipanti. Forse è giusto, ogni tanto, raccontarvi l'atmosfera speciale che regna in questi incontri: 

  Prima vi parlo della lezione tenuta da Danila prof/Corlando che ogni volta riesce a stupirci tutti. In  due ore ci ha tracciato la vita di Cicerone (segue quella di altri autori dell'antica Roma) in maniera da farla conoscere anche a chi non si era mai interessato del personaggio. Ma non è solo il racconto della vita di costoro a rendere l'uditorio attento e vigile, è che lei lo inquadra nel preciso momento storico, cercando avvenimenti e modi di vivere in quel momento.
   Le ho chiesto di farmi un breve sunto per i miei amici ed ecco cosa mi ha fatto pervenire:

Dopo Plauto,Terenzio ed il grande Lucrezio il 10 Novembre abbiamo dedicato la lezione a Marco Tullio Cicerone,uomo politico, illustre avvocato, retore e filosofo dell’età repubblicana. ”Civis romanus sum” egli affermava e questo ci dice che la sua vita ha avuto come priorità il bene e la libertà della patria. Fu spesso un personaggio scomodo, costretto all’esilio per volontà indiretta di Cesare, poi decapitato per ordine di Marco Antonio, contro cui si era schierato con le “Filippiche.
 
Si sono messi in luce anche gli aspetti più umani,con la lettura di alcune epistole all’amico Attico e al fratello in cui rivela tutta la sua fragilità. Una citazione? Eccola :
”Una stanza senza libri è come un corpo senza anima"
 
Danila  Corlando

Guerrieri di pace

 

Di parole
noi prodi inondammo
quelle terre
di guerre e placammo
l’odio e lodi
alla fin ricevemmo
pace e par
di patire finimmo
 ***
Non mandammo
ma andammo guerrieri
corpi sciolti
feriti ma forti
ritrovammo
quei riti provati
riprendemmo
progetti iniziati
***
Proponemmo
possibili mondi
preparammo
studiati programmi
liberammo
libellule idee
difendendo
talenti ed intenti
******

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L'amore mio

Timido s'annacqua d'uno sguardo perso nel vuoto appena davanti. Un raccogliersi le spalle in una malinconia calda,  una trasfusione di sentire, nel tocco delle mani benedette da un sorriso. Riprese le redini, deglutito il pane e il crudo del mattino, le tessere spostate di un puzzle difficilmente tornano al loro posto. Vorremmo. Odora la pineta d'estate, odoro anch'io. Ha il palmo lucido,  come anche gli occhi degli attimi in lontananza. Pesa questo cuore. Guarda ancora il vuoto, disperato, in preda all'amarezza. Suda l'inverno di vertigini, il desiderio, le carezze, l'amore, la follia.
 
Manuela

 

scrosciando

 
 
 
 
Cosa saremo noi che abbiamo
dentro ringhiere, dissomiglianze
come ustioni, quella innocenza
appesa a una lanterna
 
 
sfrattati dall’ultima panchina
o quinte di un mercato, orfane
castigate d'ingratitudini e occhi
assaporano sudori
                            il giorno più nero
 
questa pioggia che non consegna ali
 
 
Resto d’insieme noi, e aggregazioni
intercalare di solitudini
 
 
Dateci un bosco, dateci le lenzuola
un motivo per aspettare
se ci saranno ancora carreggiate
il fuoco sulle dita, scrosciando

 

 

 

Quella che scalza

onde di mare cavalcanti
come i miei impulsi
che sempre sormontate
e montate una sull'altra
stendendovi poi sulla riva
datemela quella che scalza
accarezzate alle caviglie
inebriate di profumi salsi
eccitate di pensieri ventosi
di desiderati amplessi
che io la possa vestire
del mio amore del mio desio
insieme bearci ed io
esser ancora vivo.
 

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