Scritto da © woodenship - Lun, 20/04/2020 - 02:30
In costanza di segnali, come da una stella
ghignante cadaverica dagli anni luce,
percepita non sazia è la pandemia
... ancora al presente ridonda piatta
sirene d'ambulanze dirompenti
silenzio che socialmente distanzia
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- 1296 letture
Inserito da Eleonora Callegari il Mar, 21/04/2020 - 16:30. #
Inserito da Giuseppina Iannello il Mar, 21/04/2020 - 15:03. #
Inserito da Virgo il Lun, 20/04/2020 - 23:01. #
Inserito da Bowil il Lun, 20/04/2020 - 20:00. #
Inserito da live4free il Lun, 20/04/2020 - 14:01. #
C'è tutta la drammacità di ciò che stiamo vivendo, in questi versi. Il silenzio è spaventoso
non certo come quello che si apprezza in un bosco o nella sera quanto tutto tace. Mancano
le persone, un po' di sana confusione. Il silenzio non fa paura quando è contrapposto al
rumore, quando ci ritrovi la musica che hai dentro. Un caro saluto :)
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Inserito da woodenship il Mer, 22/04/2020 - 02:56. #
Si, mia cara Eleonora: ci sono silenzi e silenzi. Quello che ci assedia adesso è un silenzio che non avremmo mai pensato di sperimentare... Non posso non condividere queste tue considerazioni, tanto sono sentite e pregnanti nel mettere l'accento sulla drammaticità di questo silenzio...
Grazie di cuore con un più che caro saluto
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Sirene, come un grido lacerante... Poi, il silenzio che irrompe e non vuol piegarsi al grido del poeta che inneggia alla libertà di vivere. Attraverso la lettura di questi versi profondi e tristissimi, non si può non avertire il brivido che percorre le vene e vorrebbe annientare l'oscurità di questo periodo.
Un abbraccio.
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Inserito da woodenship il Mer, 22/04/2020 - 02:52. #
Un abbraccio a te,mia cara Giusy, e grazie di cuore anche per la condivisione delle emozioni indicibili che ci riservano questi giorni così drammatici...
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E' saturo di un lugubre mormorio questo silenzio che ci circonda, come avesse inghiottito i suoni familiari della vita, le voci e i respiri e li rimandasse come l'eco di un lungo e cupo ronzio, sconosciuto e angosciante...
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Inserito da woodenship il Mar, 21/04/2020 - 02:15. #
Mi fai venire in mente un episodio di tante vite fa. Non ricordo quale. Ricordo soltanto che ero molto giovane e mi trovavo nel Lussemburgo perso nel frastuono cittadino. Camminando, ad un certo punto mi ritrovai sopra un ponte. Guardando giù, di colpo fui proiettato indietro nel tempo: c'era un borgo medievale! Le grida dei bambini per strada che giocavano, nessuna macchina in giro, il fumo dai comignoli delle casette ridenti dai colori sgargianti... E' stata un'esperienza straordinaria! In questi giorni continuo a pensarci. Forse proprio grazie al silenzio che ha preso il sopravvento sulle poche macchine in giro. Il silenzio si è ripreso gli spazi che il tran tran quotidiano gli aveva sottratto. Ecco, questo è un vantaggio di questi giorni. Dovremmo soltanto averne meno paura di questo silenzio,sebbene sia così carico di minacce incombenti. Dovremmo pensare che, comunque, questa minacciosità non era assente dal nostro vivere. Semplicemente, era nascosta dal fragore del traffico di sempre...
Grazie di cuore
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La mia speranza è che residui distanza … nei confronti dell’apparenza. Grazie
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Inserito da woodenship il Mar, 21/04/2020 - 02:03. #
La speranza deve sempre essere l'ultima a morire. A maggior ragioni di questi tempi in cui l'apparenza sembra volerci travolgere con i suoi mostri dal passato...
Grazie e di cuore a te
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E angoscia da morire! Già dal mattino, sirene e campane delle chiese spezzano l'aria immobile e silenziosa e stringono il cuore! Ti abbraccio.
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Inserito da woodenship il Mar, 21/04/2020 - 02:01. #
Grazie di cuore anche per l'abbraccio mia cara live, oltre che per la condivisione dell'emozione che ci mozza il fiato in questi giorni che sanno di silenzi carichi di tensioni e paure.
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