Scritto da © woodenship - Gio, 04/09/2014 - 13:50
Scrollare di foglie tra i rosai disegnati
di ramo in ramo sul glicine contorto
poi sul castagno giovane stilizzato
infine sul vecchio pino/ al nido tra gli aghi
massa indecifrabile/ sfugge saltellando il merlo
disegno naif alla parete
inseguito dal soffitto ai muri istoriati
l'intonaco costellando di grumi
(riproporsi d'insonnia per cenni)
Acquattandosi nell'ombra
rimuginano esseri dai grandi ventri
con mandibole voraci addentano la quiete
masticano sorrisi sommessi
deglutiscono dimessi parole smesse
pervicacia che rosica:
non esiste l'oggi
domani sarà ancora ieri
una voragine popolata di tarli
Rimbalza il sonno del decoro/ merlo più che mai nero:
di tutte le lettere d'affetto ricolme
scritte con amore/ devozione di sangue
ancora visibili galleggiano
parole incenerite nel tempo che langue
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