Scritto da © Winston - Mer, 14/05/2014 - 10:33
Dice: “Raccolgo.”
Raccogli cosa: cristalli,
sabbia, conchiglie, raggi di sole, ombre di foglie?
Vecchie scene di teatro:
Profumi, colori,
le schegge dell'acciaio, ponti, su i quali
salii senza attraversarli.
La memoria ne contiene tante
che ormai, da formicai sazi, li rovescia ogni notte sui cuscini.
Le sue urla, le sue grida altro non sono che voglia di rivomitarli
addosso: un'altra danza del berillio che mi guarda, così vicina, altèrna.
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