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L'impresa

 

La prima mossa è quella più importante, quella che dà l'input per la riuscita del progetto, per assegnare alla giornata il primo segno positivo. Questo pensa Andrea mentre si accinge alla prima azione di quella giornata, solo pochi centimetri, ma come detto, chi ben inizia..........

Fatto, primo passo compiuto, ma ora inizia la difficoltà maggiore, rimugina mentre rovista all'interno del frigo alla ricerca del brik del latte. Niente, è finito e probabilmente le provviste, che non mi faccio mai mancare, saranno state riposte dalla signora Marta in qualche luogo impensabile, magari nel pensile con la vetrina. Va bene, una lavata, una rasata e poi mi faccio un caffè, altrimenti farò tardi. Sul pianerottolo, mentre Andrea armeggia col mazzo delle chiavi per trovare quella giusta, arriva la dirimpettaia che, di buon ora, ha già fatto la spesa quotidiana e inonda il pianerottolo col profumo di pane appena sfornato.- Ciao Andrea, tutto bene? Se serve qualcosa, sai a chi rivolgerti, neh!-

-No, grazie, tutto a posto, poi stasera viene la signora Marta e....insomma, lo sai, pensa a tutto lei-

-Voi, uomini soli!- dice lei nel salutarlo e lanciargli un sorriso amichevole.

Ecco l'ascensore, acc......dannato gradino, c'inciampo sempre e a cosa serve lamentarsi?

Saranno tre mesi che la cabina si ferma tre o quattro centimetri più in alto del dovuto, vi venisse un'emicrania perenne! Gli amministratori, mah, se fossero delle macchine si potrebbero riparare, però niente, perseverano nel loro intento di imitare gli umani, ma fino ad ora ne riproducono solo gli errori.

Dopo queste riflessioni stizzose ed il piccolissimo ma necessario saltello per uscire dall'ascensore, percorsa la lieve discesa, si ritrova sul marciapiede di via Manzoni già colmo di stupidità parcheggiata, là dove c'è appena lo spazio necessario per due pedoni che s'incrocino.

Maledizione il dodici è già qua, ho perso troppo tempo a.... zigzagare fra le auto e gli sfaccendati che si fermano a guardare le vetrine dei negozi, che a quest'ora, oltretutto, son chiusi. Se lo perdo arriverò in ritardo e non voglio sentire il capo che, in ogni caso, compassionevolmente mi giustifica. Spinto dalla rabbia, inizia una frenetica corsa verso il mezzo di congiunzione fra la monotona vita nel suo appartamento e il monotono lavoro nel suo ufficio. Ecco, dopo faticosa rincorsa e con gli arti dolenti, riesce ad issarsi sul bus carico di persone entusiaste, come andassero ad un'esecuzione ed il condannato, si sa, è il tempo libero. Mai si apprezza così tanto qualcosa che, quando è a completa disposizione diventa snervante, tedioso, al limite della paranoia, ma che, quando manca completamente fa soffrire degli stessi identici sintomi. Già, ci vorrebbe equilibrio, così nella mente come nel corpo e l'esistenza s'appianerebbe. Ma chi vuole un'esistenza piatta? Pensa Andrea fra gli scossoni, incuneato fra un quotidiano sgualcito ed il sedere a tre piazze di una signora di colore. Rimanere barricati, questa sarebbe la soluzione per non combattere questa quotidiana civica guerra? Mai e quel mai è perentorio nella mente dell'uomo.

Ecco la sua fermata, discesina e poi salitina per arrivare all'ingresso del palazzo, sembra il grafico del suo bioritmo ed è come se ci stesse dentro sbatacchiato in su e in giù. Ultimo slalom fra i pannelli segnalatori di pavimento bagnato ed eccolo nel suo ufficio.

-Ciao Andrea, se vuoi un caffè sto andando alla macchinetta, eh, tutto bene?-

-No, mi fanno male le braccia, ho dovuto correre per non perdere il bus-

-Soliti parcheggiatori folli ed insensibili?-

-Già, deficienti patentati cresciuti con l'asfalto nel cuore, tutti i giorni è un'impresa-

-Sai di cosa avresti bisogno? Di una carrozzina elettrica o di una persona che la spinge, magari donna......

-Ho ancora le braccia, idiota e quale donna vorrebbe un mezzo uomo? Vai a casa, che il sonno ti fa dire un mucchio d'idiozie-

-Agli ordini capo, ti lascio la postazione....ehi, c'è già la tua prima chiamata-

-Buongiorno, soccorso stradale, sono Andrea, come posso aiutarla?-

-Un auto con due gomme a terra...si...in via Manzoni- ripete mentre strizza l'occhio al collega -bucate da qualche vandalo...certamente. Bé signore, la causa non è determinante per la fornitura del servizio, in quanto lei usufruisce della copertura totale, ma sfortunatamente abbiamo ricevuto diverse richieste d'intervento- altra strizzata d'occhio -ed essere sul posto in breve tempo sarà.......un'impresa.

 

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