Scritto da © Weasy - Dom, 26/05/2013 - 20:37
Scadrà anche questo tempo
e il mio saluto ti raggiungerà
ma non scorticherò la mia pelle
per donare urla ai passanti
non affitterò occhi al cielo
per cattedrali e tributi di ceri
e non giungerò mani imploranti
come lacci stretti solo al bisogno.
Sarà umido frutto nascosto
quello sconforto
in risaia calma di pianto
con voce sottile
di rime distorte
e la pioggia a scorrermi dentro.
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