Scritto da © voceperduta - Ven, 22/08/2014 - 13:08
Vorrei restare per sempre in un posto solo
per ascoltare il suono del tuo parlare
(Vorrei- F.Guccini)
per ascoltare il suono del tuo parlare
(Vorrei- F.Guccini)
Catene che tintillano mentre un fioco
clangore di quercia, ristaglia sulla
vetrata.
Ad armi pari, perderei comunque io;
che non ho sonno abbastanza da
indurmi alla stanca allegria.
Lady Windermere, più di lei mi osservi;
evochi un passo che dopotutto è linfa
del tuo parlare. “Voglio un amico, stasera,
non pensavo che ne avrei avuto uno così
presto.”
E sventagli tamponi dagli odori più forti;
sandalo, ginepro, voluttà di un fondotinta
allargato sul tuo visière.
“Dell'altro caffè?”
Chissà se avrò capito l'estensione del
tuo invito; così imperfetto nel suo
diradare, tra le dita che mi ossequiano
ancora, mentre spifferi della noia dei
ricchi, del prestigio d'ogni rettile
libero nella gloria delle tane.
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