Ho percosso l'orizzonte di edere fatue | Poesia | voceperduta | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Ho percosso l'orizzonte di edere fatue

 
 
Nemmeno io so quale strada scioglie
 
i silenzi di una curva slargata.
 
Come un frullo impagliato su un nido di carta
 
affrescata, precorro ogni data come fosse
 
l'ultimo appiglio di un faraonico scippo.
 
C'è abbastanza ornamento, anche nell'acqua
 
esalata da un pozzo, ed io quando scendo dal
 
nido, amo scortecciare le dita tra gli avanzi
 
del secchio sincopato.
 
E, mentre la cenere notturna provvede alla ritirata
 
comune, io trasvolo per malinconie che hanno
 
anche loro ali di cera.
 
Fino a quando, sulla collina tendente al dirupo,
 
non isolo le mie mani tra edere coinvolte, che mi
 
offrono tempo, e visioni, per allargare oltre il ciglio
 
di una rupe il mio fusto di speranze.
 

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