Scritto da © voceperduta - Lun, 03/02/2014 - 15:02
Emma non aveva creduto ai tamburi
che randellano le piazze, alle corde
di candele luccicanti negli asili.
Sulle spalle uno scialle bonario
intessuto di concia nera; la cugina
sorpassa le file con in mano lo zaino
svecchiato.
Il labile ventaglio di parole, di un predicatore
in realtà assente; Emma non aveva creduto
alla realtà del paradiso, ai queruli catechisti
che informano i bambini sul fiore del trapasso.
Solo le biglie con cui Claudio giocava,
azzurre e rosse, verdi alcune quando il cielo
cambiava il suo velo, solo quel moto
invariato le ricordava qualcosa.
Che a ogni lancio in strada suo figlio
cresceva, nel bisbiglio senza fretta
della gomma contro il muro.
A quella lotta contro il silenzio,
Emma aveva creduto.
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