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Viaggiando Attraverso l'Oriente

Parte 1

 

Come usualmente faccio, qualora viaggio, non mi prefiggo un programma,  o di quanto stare  in un luogo invece di un altro. Infatti come meta avevo scelto di andare alle Isole Fijane, ma poi guarda un po`, ho cambiato idea all’ultimo momento, e mi sono diretto ad una meta opposta. Perche` mai? Viaggiando considero importante lo stare il piu` possibile ”Off the beaten track”. Gia`, questa e` sempre stata una mia piccola mania. Odio i luoghi troppo affollati. Odio i viaggi organizzati dove tutto e` stato predisposto in anticipo, e dove non si puo` decidere nulla di propria volonta`. Sicche` uso prefiggermi una meta iniziale come destinazione, e da li poi lascio che tutto il resto venga dettato dal caso, mutamenti che desidero avvengano nel modo piu` imprevisto e casuale.
Cosi` fu quanto avvenne.
Per chi e` uso viaggiare attraverso i paesi asiatici sa bene quanto sia impossibile star lontano dalla calca che sempre ti circonda. Formicai di gente che ti stanno attorno, la quale sembra  moltiplicarsi a vista d’occhio. E` a malapena che accetto di passare attraverso questi scali di passaggio obbligatori che si accavallano lungo la via di una finale destinazione.
 Nonostante tutto, queste citta` orientali, sono sempre mete di richiamo e sono conosciute per la loro  ospitalita`. Questa e` una delle ragioni per cui e` obbligatorio visitarle almeno una volta. Quindi, se siete novelli viaggiatori, non dimenticate di godere quanto di meglio possono offrire.         
Ammetto che il tutto offre molto colore. La calca, le bancherelle dei mercati, il continuo mercanteggiare per ottenere un miglior prezzo per le multicolorate merci che i trovano accumulate in quelle strade affollate sono di obbligo, e che pure troverete nuovo e differente di quanto e` uso trovare nelle nostre citta` e che conosciamo bene.
Anche per me, in questi scali obbligatori, e` divenuto abituale accettarli senza lagnarmi e di buon animo. Se solo il tempo me lo consente, faccio una visita affrettata all’intorno, per rinfrescare il sapore, colore e gioia di citta` come lo sono Singapore, Bankok, Hong Kong o Manila.
Rivedendole ricordo il piacere che questi luoghi mi hanno procurato durante la mia prima visita. Nella maggioranza dei casi trovo che nel tempo questi luoghi offrono ben poco di nuovo riguardo l’aspetto locale, anche se certamente vi si trovera` sempre che vi e` stato costruito quel nuovo Hilton o qual altro nome risonante di un nuovo hotel lussuoso, che e` stato eretto per dar piacere alle esigenze del turista facoltoso. Per il resto nulla di immutato. Sono rimasti tutti gli innumerevoli mercati, che tuttoggi troverete ancor piu` affollati del solito,ma dove e` pur sempre possibile trovare a buon prezzo uno dei mille souvenir che si vuole portare a casa.
In questo viaggio mi ero proposto di  rilassarmi dal logorio della vita quotidiana e di poter ripristinare quel nuovo ossigeno indispensabile a ridonandomi il piacere di trovare cose inconsuete, diverse e piacevoli.
La decisione finale mi condusse per una nuova visita alle isole delle Fillipine poiche` volevo rivedere luoghi che nel passato mi diedero piacere. Quindi fu d’obbligo fare una scorribanda iniziale al Sud dell’Arcipelago, visitando nuovamente Zambuanga, poiche` e` un luogo alquanto folcloristico con una storia intensa dei passati colonizzatori Spagnoli, che hanno lasciato sul luogo esempi della loro architettura. Ancor piu` e` un incanto sentire nei locali parlare ancora il vecchio Catalano come era parlato al tempo dei vecchi colonizzatori alcuni secoli fa` e che definitamente contrasta con il resto del paese che ha ora accettato di parlare anche tra loro la lingua Inglese imparato dai successivi colonizzatori americani. Faccio presente che il vivere in Zambuanga non e` la scelta migliore poiche` il luogo e` soggetto a continue lotte politiche e religiose, tra Cristiani ed una prevalenza di origine maomettana, che assoggettano il paese ad una continua guerriglia e dove sempre ci scappa il morto e con i rapimenti di persone che sono all’ordine del giorno.
 Da quì scesi poi a Cebu, che e` la seconda provincia per importanza, e per la verita` trovai questa citta` enormemente cambiata ed il viverci e` ben molto piu` piacevole rispetto a molti anni fa.
Come destinazione finale, nella ricerca del posto ideale, scelsi l’isola di Palawan che di gran lunga e` la maggiore isola che si trova sul lato Ovest dell’arcipelago delle isole Fillipine.
E` di questi luoghi che voglio darvi la mia impressione, poiche` penso questo possa influenzare coloro di voi che intendano andarvi nel futuro, e sono certo che se lo farete sarete completamente compiaciuti della scelta. Troverete che viaggiando attraverso questa isola potrete ricevere contrastanti impressioni, a meno che nessuno vi abbia preparato su quanto vi potete trovare. Palawan offre al turista centinaia di piacevoli destinazioni di cui non rimane nullaltro che l’imbarazzo della scelta  su quale localita` scegliere come prima da visitare.
Ma la cosa e` alquanto facile, qualora si risiede a Puerto Princesa, che e` il capololuogo dell’isola, e che da li`, con l’aiuto turistico locale, troverete facile a coordinare un programma giornaliero di visite ed esplorazioni, le quali sono tutte piacevoli ed enormemente economiche.
Porto Princesa e` ospitale e si trova in una posizione centrale per dar via ad un piacevole programma di visite a luoghi che danno gioia nel scoprire la loro bellezza naturale. Vi e` un innumerevole  gruppo di isole che si distaccano da quella principale, le quali, sono certo, e` il meglio di quanto si puo` trovare su tutto il rimanente delle 7.000 e piu` isole che formano le Filippine.
E` alquanto strano che Palawan, nonostante le molte bellezze naturali che possiede e` rimasto un luogo ben poco conosciuto nell’ambito del turismo internazionale. Infatti nel periodo di tre settimane che fui la` ebbi modo di incontrare ben pochi visitatori stranieri tra quei gruppi che giornalmente accalcavano i minibus di turismo dell’isola. Diversamente il luogo e` alquanto popolare nell’attirare il turismo locale. Infatti sembra che il turismo sia la vera vita di questa citta` che negli ultimi anni ha avuto la tendenza di svilupparsi ed ingrandirsi. Si possono notare le nuove costruzioni che si sono aggiunte per accomodare l’afflusso turistico che certamente si trova ora all’apice e  crea benessere per gli affari locali.
 Le bellezze naturali di Palawan offrono al visitatore che viaggia attraverso l’isola quanto di meglio la natura ha creato attraverso i millenni dalla sua creazione. Nei continui criss-cross da costa a costa si possono ammirare, le immense foreste tropicali di cui abbonda e che costeggiano le strade interne dell’isola. Con esplorazioni piu` approfondite si possono visitare cave, scogliere corallifere, mangroves, spiagge biancheggianti contornate da chiare e smeraldine acque, che fanno parte del patrimonio locale e che ora sono ben salvaguardate dalle leggi.
Cerchero` di portarvi in un viaggio immaginario  attraverso i 2.000 e piu` Km di costa e spero in questo modo di rendervi la visione completa di questa ininterrotta linea costiera che a parer mio puo` ben essere acclamato come una delle migliori esistenti nel mondo.
Attraversando l’isola sara` possibile  ammirare migliaia di kilometri di scogliere corallifere, che fanno oggi parte del santuario della vita marina locale, e che sono ben protette dalle leggi locali.
Inoltre avrete modo di apprezzare  l’enorme varieta` di fauna e flora che li intorno e` prodiga delle sue bellezze naturali e che sono paragonabili ad un paradiso terrestre, sicuramente tali bellezze saranno capaci di far stupire l’incredulo.
Palawan e` l’isola principale, che si estende per centinaia di kilometri da Est ad Ovest, ed e` coronata lungo tutto il  perimetro con centinaia di isolotti piu` o meno grandi, ma che tutti ugualmente si uguagliano nella  lussureggiante vegetazione tropicale.
Il modo convenzionale di visita e con una delle barche a motore e navigando si vedono spuntare dal mare, spiagge bianche,che contrastano con il verde delle loro alte palme da cocco, che nella lontananza si vedono spuntare al di sopra di un mare limpido e trasparente. Queste isole sono per  la maggior parte inabitate. Solo alcune di esse fanno parte ora come punto di approdo per i turisti, e facilmente si distinguono dalle altre poiche` sulle spiagge sono state infisse dozzine di bandiere multicolori, ed appaiano pure dei rustici bungalow che sono stati eretti per ospitare coloro che le visiteranno durante le ore diurne, infatti su questi isolotti vi e` un continuo viavai di che si alternano sulle spiagge trasportando nuovi  turisti, che approdano per un paio di ore per godere non solo le bellezze naturali ma anche piatti di pesci cucinati al momento sulle braci di un barbecue.  
Vivendo in questi luoghi ci si puo`  dimenticare facilmente che nelle vicinanze possa esistere la vita di metropoli sovrapopolate che sono soffocate dall’inquinamento e dalla polluzione della vita moderna. Qui, si vive in un mondo completamente diverso, forse anche un po primitivo ma che da` piacere esserne parte e si desidera di conoscerne di piu` continuando il viaggio da isola a isola, con quelle belle barche ben pittate che hanno ai lati, lungo tutta la loro lunghezza, grossi bambù come stabilizzatori per una piu` sicura navigazione. Questo e` l’unico modo di viaggiare tra queste isole che ritornano una quiete quasi primordiale e che e` rilassante ed anche affascinante. E` come trovarsi in un mondo nuovo, nel quale vi si rispecchia le immaginabili meraviglie naturali del creato, che sono li`, in fronte a noi, sicche` le possiamo conoscere ed ammirare.  Questa impressione e` rimasta con me viaggiando all’intorno dell’isola. Trovai ad ogni angolo nuove sorprese, che la natura era prodiga a svelare.
Penso che queste impressioni non furono unicamente mie. Infatti sono venuto a conoscenza di un fatto di cronaca che avvenne nel 1979 a causa di un incidente di pesca e che diede modo, qualora fu riportato dalle cronache, a metter in evidenza un luogo di Palawan tra i migliori che nel tempo era rimasto  sconosciuto. Quei fatti di cronaca, riportati sulla stampa diedero ben presto i suoi frutti, tanto che ne nacque la notorieta`.
La storia racconta che in questo luogo durante una pesca notturna, una rete da pesca si attorciglio` attorno l’elica di un peschereccio. Furono obbligati a calare l’ancora, a causa dell'oscurita` della notte, nell’insenatura in cui si trovavano.
Il mattino seguente l’equipaggio si  trovo` di fronte al piu` incredibile scenario di bellezza naturale avente la vista di insormontabili scogliere di rocce di colore nerastro che formavano profondi precipizi al disopra del mare. Sullo sfondo, videro troneggiare folte foreste di un verde intenso, ed ai piedi delle scogliere era una lunga distesa di sabbie bianche che riverberavano sin dal primo mattino l’intenso calore e la luce accecante del sole. Le acque erano calme e traslucenti, che permettendo una vista nella baia profonda, ed all’intorno si notavano una serie di magnifiche isolette.
Questo luogo e` quanto ora e` conosciuto con il nome del ‘El Nido’.
  Oggi questo luogo e` divenuto uno dei migliori posti turistici di Palawan.
El Nido e` un paradiso nascosto e che si trova lontano dall’opprimente folla del turista frettoloso. Lo e` poiche e` protetto dalla difficolta` di raggiungerlo con le strade di montagna molto tortuose e che si trova a non meno di cinque ore di viaggio dal capoluogo di Puerto Princesa, usando un normale veicolo. Tutte le fatiche di viaggio vengono poi ben presto dimenticate all’arrivo poiche` si e`ripagati dall’incommensurabile bellezza offerta dal suo panorama marittimo.
El Nido e` separato dal maggior centro di Puerto Princesa via mare da ben tre differenti entita` di mari, il Luzon Sea al Nord, The China Sea all’Est ed il Sulu Sea ad Ovest.
El Nido, come accennai inizialmente,  si innalza con centinaia di scure scogliere  al di sopra di rispecchianti acque smeraldine del mare  e queste sono le predominanti caratteristiche del luogo.
Il contrasto tra il cupo grigiore della scogliera che si innalza al di sopra dell’eterea luce che scaturisce dal mare, e` la caratteristica predominante del luogo, che da` ora vita a diversi signorili soggiorni turistici. Ma oltre a questi esistono pure una dozzina di luoghi turistici che offrono, ad un ben piu` moderato costo, di ospitare l’innumerevole numero di appassionati di pesca subacquea che viene sul luogo per questa ragione.
La formazione delle scogliere e` composto di marmo nero misto a calcare ed in esse si trovano larghe caverne che sono state battezzate con nomi stravaganti come ad esempio La Cattedrale oppure Il Disco a causa della loro apparenza.
Sebbene questi strapiombi appaiano come lastre spoglie di marmo ed inospitali, le scogliere attualmente danno vita ad un innumerevoli numero di uccelli che nidificano in questa solitudine. Le uova che depongono sono molto ricercate poiche` sono usate nella cucina locale per una  zuppa  molto saporita chiamata “Ballinsasayaw” e che posso raccomandare a chiunque vada in quei luoghi. Inoltre tra quelle insenature delle rocce fioriscono spontaneamente begonie e crescono pure  alberi  di Yuacca e Talislay.
La citta e` piena di carattere con molte delle isolette che offrono lagune nascoste da palme che circondano il luogo donando una pace paradisiaca.

Vedute del El Nido
                                           
Nella prossima vi raccontero` di altre incredibili avventure su questa isola che e` per splendore non meno del ben Paradiso Terrestre, e che si trova alla portata di tutte le borse che cercano avventura, piacere, buona cucina ma sopratutto di costo immensamente moderato.

 

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