Veniva da Kabul. | Poesia | Bruno Amore | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Veniva da Kabul.


S'addobba la bara in “tricolore”
si nasconda la mera faccia della morte
al padre, alla madre, alla consorte
che piamente e affranti accolgono le spoglie
fra tante autorità,  prelati e generali
piantati qui, a bordo pista, a far da pali.
A oriente o verso Nord, chi lo sa mai
venne mandato per lasciare un segno
del nostro giusto viver questo regno
che quelli non vorrebbero imitare.
Son come lupi feroci, dall'occhio scuro
eppur piangono e ridono di sicuro
amano e godono delle cose loro
certi son poveri, altri disperati
come tanti tra noi son sfortunati.
E mentre il sangue bagnava le giubbe polverose
da non distinguer più il colore, il distintivo
il goliardico, eccentrico, valente cantastorie
intratteneva amici nel suo covo
a ritemprar le forze e lo spirito, si dice
tutti a guardare, nessuno contraddice
come ottusi adepti dalla dura cervice.

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