A TALE OF THE PAST
UNA FAVOLA DEL PASSATO
BY
CARLO GABBI
PROLOGO
Questa non e’ una vera favola come il titolo puo’ far supporre. E’ il racconto che riflette la vita reale di gente che e` veramente esistita, ha amato, ed e` stata parte della mia vita passata. Io esisto poiche loro sono esistiti prima di me. Loro fanno parte del mio passato. Loro sono pure coloro che fecero parte della storia che andro` a narrare e che purtroppo non sempre ha avuto un fine felice come sempre avviene nelle fiabe. Essi hanno vissuto in tempi difficili.
I tempi in cui questa storia inzio`, e’ stata tramandata a noi col nome “La Belle Epoque.”
Quel periodo storico termino` drammaticalmente all’inizio della Prima Guerra Mondiale, e quando eruppe fini col distruggere il romanticismo e la sua vita brillante di quell’era. La Belle Epoque diede inizio all’industrializzazione Europea e nacque una vita dinamica, mai conosciuta prima. L’elite che apparteneva a quei tempi all’alta scala sociale, fu succube degli eventi politici e distrutta. Per i moltissimi altri, coloro che appartenevano alla classe lavorativa, non furono altro che miserie da aggiungere alle loro miserie esistenti.
Le guerre, attraverso i tempi storici, produssero null’altro che dolori, miserie e lutti. Cosi` fu pure quella che diede inizio a “La Prima Guerra Mondiale” causando la perdita inutile di innumerevoli vite umane e vide distrutti vasti territori e teatri di guerra, causando miserie ai popoli locali.
La storia e` un aperto documentato che rispecchia come le guerre susseguitesi nei secoli, non hanno mai creato progresso o benessere all’umanita`. La conclusione fu uguale, sia i vinti che i vincitori, hanno pagato col loro soffrire. Coloro in potere non hanno mai avuto acume abbastanza per metter a buon uso le esperienze passate e garantire cosi` un regime duraturo di pace e lavoro.
Dittatori nacquero. Con loro vi furono massacri, campi di concentramento, dove gente ingiustamente fu esterminata. Nuovi metodi di distruzione nacquero ed indiscriminatamente crearono periglio alla futura esistenza dell’umanita` su questo magnifico pianeta. Con loro prolifero` il Comunismo ed il Fascismo, aprendo la via nell’ abolire i diritti e la dignita` del modo democratico. Sorsero rancori che scaturirono scintille di nuove guerre. Vi furono nuove distruzioni, nuove sofferenze, ed ancor altri innocenti morirono. L’Europa fini` dissaguanta e ci fu bisogno di decenni per vedere un barlume al ritorno della normalita`.
Quelli furono i tempi in cui questa storia ebbe luogo ed in cui vedrete riflessa la vita di alcuni personaggi della mia famiglia e quei luoghi subirono gli orrori di due guerre.
A quanto ho ormai detto devo aggiungere, che questa storia non dovevo essere io a narrarla. Questa era la storia che Sergio voleva raccontare. Sergio ed io siamo cugini e siamo cresciuti assieme ed abbiamo vissuto quelle ultime vicende. In quei giorni passati ci spartivamo tempi felici, ed altri che non lo erano, e spunteremo qua’ e la’ durante il racconto.
Sergio con questo racconto voleva immortalare la vita della nostra ava, verso cui sentiva un amore morboso. Nonna Luigia (Gigia), per diversi anni nella sua gioventu` fu per lui piu` che madre.
Un giorno, di diversi anni fa, Sergio mi chiese aiuto nel fare ricerche sulla vita dei nostri avi e specialmente nonna Gigia, poiche voleva scivere di loro. Durante questo periodo di ricerche raccogliemmo fatti straordinari ed incredibili della loro vita coraggiasa. Cosi` ebbe origine questa quasi inverosimile fiaba che li fa rivivere da quei giorni lontani dal principio del 20simo secolo, in Ungheria, che allora faceva ancor parte dell’Impero Austro-Ungarico. La vita dei nostri eroi si scatena senza tregua attraverso qui luoghi e fatti storici che avvennero attraverso due guerre mondiali.
Sergio non scrisse mai questa storia. Mori’ prematuramente. Ci volle molto piu’ di un decenno per convincer me stesso che io dovevo essere l’esecutore dei suoi desideri e scrivere in vece sua.
Percio` quanto scrivero` con umilta` verso la loro memoria, e` la testimonianza della vita di coloro che ci hanno preceduto, e scrivo perche` desidero che questo documento sia sprone, verso la nuava generatione che ci segue, nel valutare quegli enormi sacrifici, amori, dolori di coloro che ci hanno preceduto, possano comprendere il passato, poiche, anche se nel tempo questi fatti non sono cosi remoti, appartengono ugualmente ad un mondo sconosciuto per coloro che oggi vive nell’era spaziale.
Spero quanto vado a dirvi possa aiutare la nuova generazione a comprendere meglio il passato che se anche vicino e` talmente lontano e vecchio. La tecnologia degli ultimi cinquant’anni ha cambiato il nostro piccolo mondo di allora, All’inizio della mia storia, cento anni orsono, solo alcuni avevano visto un treno o avuto l’uso dell’energia elettrica. La radio fu scoperta solo dopo che la prima guerra mondiale era finita.
Questo e’ il motivo per cui chiamo la mia storia una FAVOLA, poiche’ agli occhi di molti questa puo’ sembrare null’altro che una favola incredibile.
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