Scritto da © taglioavvenuto - Dom, 02/01/2011 - 14:15
Il giro in tondo dal tuo collo ad un calcagno viola il senso. L’ebbrezza è tutta qui. L’infinitudine, sfuggita alla legge dei mortali. Come l’albero alle sponde attendo il segno. Un bacio, basta un bacio sul traguardo, la discesa di un labbro superiore, a ripartire.
La sofficità gioiosa di un giro ancora, un giro strazio. Sconcerto come noi.
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