Scritto da © poetella - Sab, 20/11/2010 - 21:42
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Tutta questa pioggia,
questo pianto lungo i fianchi del mondo,
- sono serena, eppure, asciutta e gaia –
e gronda e urla l’immenso e lava, lava e scroscia.
Che vuole dirmi? Non so.
C’è bisogno di pulizia, di nitore di pensiero.
Di profumo antico di terra. Forse.
Di risvegli.
Mio figlio passa ore a lavar via la sua paura,
sapone e strofinio. Che non basta.
E non basta questo grondare di speranze
a cancellare tutta la pena. Né io.
Poi, sai, adesso c’è vento.
Non vedo la grande magnolia, in giardino.
Ma la so. Sento quasi le sue urla dietro i vetri
della mia tranquilla sera.
Dev’essere d’ardesia il cielo, di metallo, oppure
una lastra spezzata dal tuono.
Il mio cuore è saldo, però, sventato, forse,
ma saldamente saldo.
Una roccia, una rupe.
E il mare non mi fa paura. Mai.
…
…
…
(by poetella)
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