Scritto da © Franca Figliolini - Mer, 31/03/2010 - 10:31
1.
Quando il buio
è ventre
di morti improbabili
di mie morti
corpo ridotto alla sua fisicità
carne e sangue e ossa
la voglia di piangere
è un nodo nel cervello
una lama le lacrime
che rotolano sul viso
E sono stanca
incapace di accettare
questo lento rovinare
verso il nulla
2.
Chi sei chi sei e cosa
vuoi
quando stringi i denti
fino a farmi male
e riempi e riempi
di nulla i miei giorni
impedendomi di riconoscere
il mio stesso sguardo
Non vedo più bene
ed ho paura
di lasciarmi trascinare
lentamente trascinare
da questa nuova-atavica
sensazione di impotenza
riuscire riuscire a guardarmi da fuori
da fuori
l’ho già detto: non dare significati alle cose
Ho bisogno di silenzio
che taccia che taccia
questo continuo richiamo d’angoscia
di viscere maciullate
e volti tumefatti
che vedo in ogni sguardo
ogni persona
vittima-carnefice
in questo rumore di fondo
rumore incessante
Ho bisogno di silenzio
Questo sangue che come sempre
scivola tra le mie gambe
è un nuovo sangue nero di paura
Paura
Paura
Confusione-stato di
dovrei capire andare a fondo
penetrare con le dita nel cervello
scavarne intorno il grasso
andare a fondo
fino a fondo
Con queste parole che s’inseguono
e ognuno ci leggerà
quello che ci vuole leggere tutto tutto tranne io
che non so dove mi trovo
in quale nulla mi sono persa
carne e sangue
carne e sangue e paura
(Voglia di silenzio di
lento lento
camminare
incontrare volti e non più nemici
incontrare gente vederne sorbirne
il profumo
dare ritmo ritmo alla vita
ritmo-)
Chi sei chi sei e come hai fatto
a entrare in me penetrarmi
violarmi fino a tirar fuori le mie viscere
3.
Come ombre scure
si muovono nella notte
lacerano le ragnatele dei miei sogni
insinuandosi nel piacere
mi allontanano
tenui ma insistenti
sussurrano dentro
vibrano inconsulti
fino al pulsare delle tempie
si annidano nelle rigidità del mio collo
nelle pieghe del mio grasso
e lì vivono
Voraci si nutrono della mia incapacità
»
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