Scritto da © Axel - Ven, 01/01/2010 - 10:25
Sfinisco un palindromo ambiguo,
dagli uncini laccati di rosso,
in bollicine di frizzante luce fugace.
L’Armalite ’71 polverizza anche i ricordi,
nel brindisi cremisi alle ore perdute,
disegnando un nuovo zodiaco
su lingue di cielo strizzate sul labbro.
(Promette il vento)
L’Orsa sorride al polare maggiore,
lecca il suo miele dall’avido artiglio,
non pungono più gli spilli di ghiaccio
di tacchi affondati sulla pelle dell’anima,
ora è evidente l’innegabile stecca
nella musica sorda di un cuore di pietra,
la gioia del silenzio avvolge tempeste.
(Finti baci di neve)
L’amore incredulo
ha parole di sabbia.
Vive il momento,
svanisce fra le dita,
cancellato dall’onda
(Riti fugaci)
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