Scritto da © Piero Lo Iacono - Dom, 24/10/2010 - 12:42
Tornerò: fiorisci siepe!
Noi promettiamo coi baci.
Ma i baci sono neve.
Come il fiore all’ape promette
perennità di gemme.
Ininterrotti banchetti.
E il suo ovario in cova a colori
al letto invita l’alata inviata
sotto un coraggio di stelle
che carica di recita l’alcova.
Ninnoli al silenzio
nel fogliame siderale.
Tornerò. Non sperare, perché verrò!
Come il gatto utilizzerò
le sue sette vite una alla volta.
O come un’ape millefiori
i suoi bottini di polline e di nettare.
Tornerò seminatore e semenzaio.
Semenza in erranza e disseminazione.
Tornerò fiore
della pianta l’organo riproduttore.
E lì dove arnie e bugni smielano
un prodigo melario di pappa reale.
Tornerò al dialogo di vita,
alle intergamie di regni e specie
che un nesso di nettare connette.
Non sanno che di fiori parla la canzone delle api.
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