Scritto da © Franco Pucci - Sab, 16/10/2010 - 07:07
Ti sei mai accorta degli occhi
indaganti il nostro incedere traverso,
quei quattro suoni in simbiosi sull’acciottolato
al ritmo di stanche musiche gitane
suonate lungo strade passate negli anni?
indaganti il nostro incedere traverso,
quei quattro suoni in simbiosi sull’acciottolato
al ritmo di stanche musiche gitane
suonate lungo strade passate negli anni?
Luoghi cercati, vissuti, divorati, prontamente
assimilati tra le pieghe dell’anima in attesa.
Famelici di nuove emozioni, nuove dimore,
zingari per vocazione e amore di libertà
noi, “sans papier” della vita, aneliamo universi alieni.
Diversi ogni volta, separando l’anima dal corpo
ci proiettiamo verso il futuro senza sosta.
Ora qualche nota è stonata, il ritmo zoppica
ma il sorriso persevera e luccica altero nella sera,
mentre la luna impallidisce d’invidia.
assimilati tra le pieghe dell’anima in attesa.
Famelici di nuove emozioni, nuove dimore,
zingari per vocazione e amore di libertà
noi, “sans papier” della vita, aneliamo universi alieni.
Diversi ogni volta, separando l’anima dal corpo
ci proiettiamo verso il futuro senza sosta.
Ora qualche nota è stonata, il ritmo zoppica
ma il sorriso persevera e luccica altero nella sera,
mentre la luna impallidisce d’invidia.
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