Scritto da © Franco Pucci - Gio, 25/02/2010 - 13:41
abbiamo parlato a lungo io e te, ieri sera
l’aria era fredda ma preannunciava primavera
seduto lì sul molo, la voce un sospiro
raccontavo di me prendendomi un po’ in giro
l’aria era fredda ma preannunciava primavera
seduto lì sul molo, la voce un sospiro
raccontavo di me prendendomi un po’ in giro
ti ho detto di quando, senza colpo ferire
ho visto tutto il lavoro di una vita scomparire
i gesti, le abitudini i sogni mai repressi
finire appallottolati come carta dentro i cessi
ho visto tutto il lavoro di una vita scomparire
i gesti, le abitudini i sogni mai repressi
finire appallottolati come carta dentro i cessi
case, guadagni, successi sul lavoro
andarsene beffandosi del mio nuovo disdoro
l’amore quello no, quello l’ho ancora accanto
è rimasto nonostante affogasse nel pianto
andarsene beffandosi del mio nuovo disdoro
l’amore quello no, quello l’ho ancora accanto
è rimasto nonostante affogasse nel pianto
forse ho meritato davvero la lezione
sbagliavo e non provavo alcuna emozione
così, mio caro amico stasera ti racconto
di come prima o poi ti si presenta il conto
sbagliavo e non provavo alcuna emozione
così, mio caro amico stasera ti racconto
di come prima o poi ti si presenta il conto
se tutti i tuoi averi hai speso senza freno
del gusto della vita perderai l’ultimo treno
ora perdona se ti annoio con la filosofia
rimani accanto a me ti prego, non andar via
del gusto della vita perderai l’ultimo treno
ora perdona se ti annoio con la filosofia
rimani accanto a me ti prego, non andar via
ho rivolto la preghiera ormai tardi, inutilmente
ha sciolto le sue ali, volando pigramente
il gabbiano che alla sera mi tiene compagnia
e ascolta sorridendo ogni mia piccola bugia
ha sciolto le sue ali, volando pigramente
il gabbiano che alla sera mi tiene compagnia
e ascolta sorridendo ogni mia piccola bugia
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