Scritto da © Axel - Lun, 04/01/2010 - 13:28
Nella ghiaia acerba
di passi irregolari,
fra lune candide
e gigli offerti al fuoco,
si muove madido
il salice dei sogni,
nell'arco di velluto
della notte nuda.
La vita breve
affossa i giorni
appena nati,
istoriando le pupille
a illudersi di luce,
ma nella culla silenziosa
la paura è la resa al buio.
Messaggi sulla pelle
i vortici d'un desiderio
senza fine.
Rastrelli fremiti dall'ombra,
scivolando sulla musica
d'organi di fuoco.
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