Tappe dell'andare: Cattedrale di Otranto | Poesia | antonio devicienti | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Tappe dell'andare: Cattedrale di Otranto

"Abito

una stanza

nella curva muraglia

sul porto e nelle mattine limpide

d'Estate vedo oltremare gli Acrocerauni

salire a sposare le nevi. Ospitano i miei sogni diurni

elefanti indiani divinità della memoria e della scrittura o

scacchiere fabbricate dentro città persiane - - e c'è uno strano

gatto calzato che mi fa le boccacce; vedo macchine volanti. E grifoni

sapienti s'innalzano nei cieli d'Asia. Ho pietruzze colorate per comporre

un tappeto di mosaico

lungo poema sogno-in-veglia: prego un dio-musa-degli-artisti, come

m'hanno insegnato, in greco - ma abito il dialetto salentino, leggo

Ovidium e, seppure a stento, l'Aristotele arabo. Immagino

Roma, Bisanzio, mie remote capitali. Sul margine dell'

Adriatico anonimo mosaicista servo dell'arte

in ginocchio nella polvere imbratto le dita

di malta, incollo tessere di mosaico.

La bella Cattedrale si curva

sopra di me, mi chiama,

mi nasconde,

mi anne-

ga.”

 

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