Scritto da © taglioavvenuto - Sab, 27/09/2014 - 06:27
Anche un uomo non dotato di qualità può avere un padre non dotato di qualità e, quindi, con lui, andare a costituire una somma che si potrebbe, vagamente, definire discendente. Ciò non toglie, agli occhi dei meno, abbienti o non abbienti, conoscenti o no, ideologicamente avanzati oppure ><, che possa trattarsi, nel caso specifico, di una somma formatasi per differenze analitiche.
Se poi potessimo aggiungere ai padri anche i loro padri e i padri dei padri si potrebbe parlare di un insieme, esprimibile in matematica attraverso tanti più racchiusi fra parentesi tonde. Questo per quanto riguarda la matematica, i suoi simboli e le sue certezze.
Non che la mia possa definirsi, allo stato attuale, una perplessità matematica, ma il fatto che io non abbia potuto conoscere la dotazione di non qualità dei miei avi paterni, a mio semplice modo di vedere, mi impedisce di procedere matematicamente: mi impone di ricercare pertanto un metodo alternativo a quello matematico e, così, perdere la certezza che esso poteva darmi.
Non posso pertanto, allo stato attuale come si diceva poco innanzi, porre al termine di questa lunghissima sequenza un segno altrettanto simbolico di uguale; in altri termini concludere attraverso questa via od un'altra altrimenti ipotizzabile. Dire che costituisco un coacervo impressionante di stupidità.
Avrei fondate speranze sui metodi delle analisi della sequenza del DNA, ma dicono che sequenziare quanto sarebbe da me richiesto occuperebbe un intero laboraratorio e dovrebbero sottoporre alla mia attenzione un preventivo prima ancora di richiedermi la documentazione di base dell'arco esatto della genealogia da analizzare, il che mi ostacolerebbe alquanto, a pensarci bene, già nell'abbrivio dell'idea.
L'assunto, comunque, potrebbe avere una certa validità per tutti gli uomini. Maschi, vorrei specificare. Ma questa volta mi fermo, sempre per le suddette incertezze matematiche. Aggravate da mie accertate, esperimentate, ed espresse, incomprensioni dell'altro. Irraggiungibili, nella loro ampiezza. Direi eteree; così, solo per aggiungere. Ma, sapendo già di essere impreciso.
P.S. Omaggio a Robert
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