Scritto da © taglioavvenuto - Ven, 20/06/2014 - 12:13
Cozziamo pure, pensando l'impensabile.
Ridendo, piangendo di noi, possiamo farlo.
Presente le faccine?
I nostri specchi mentre agiamo,
quelle unghie che scavano
cercando la realtà che fugge; se c'è fortuna
va per mare, che da sotto
non è blu è agonizzante.
Per questo, la leggerezza non è acqua,
è liberazione: il respiro.
Ed è la vita.
L'esistenza agognata senza più il tempo, troppo stretto
per il reale immaginario.
Ridendo, piangendo di noi, possiamo farlo.
Presente le faccine?
I nostri specchi mentre agiamo,
quelle unghie che scavano
cercando la realtà che fugge; se c'è fortuna
va per mare, che da sotto
non è blu è agonizzante.
Per questo, la leggerezza non è acqua,
è liberazione: il respiro.
Ed è la vita.
L'esistenza agognata senza più il tempo, troppo stretto
per il reale immaginario.
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