Tu nelle ossa, passi e taci | poeti maledetti | Stefania Stravato | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Tu nelle ossa, passi e taci

Non ti porterò nella notte
non ti porterò nella morte
né presso muri vestiti di edere nere
 
ti bacerò nella fragile ombra di un tiglio
 
senza rimpianti, né rimorsi
 
e ti fuggirò
 
sollevando solitudini di giardini straziati
fino al silenzio di un'ellisse innocente
 
 
accecata di fiori e faville
in un chiaroscuro malato di vecchie campane
 
il mio esilio
un nido di folgori
una falce di vento tra le mani
 
e tu nelle ossa
passi, taci
 
spezzandomi le dita
 
 
livide, naufraghe
 
 
scavano
tra le ceneri dei gigli
 
eppure fummo canto
 
e spighe.
Innocenti, sfidammo il vento.
 
 
E allora
attraversami
come una fede
come un rimpianto
come la notte
 
poi uccidimi mentre sanguino odore di ginestra
negli occhi di una colomba
 
in silenzio
 
annego in un addio
al largo del petto.
 

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