Scritto da © Vittorio Fioravanti - Dom, 22/11/2009 - 22:37
Lirica di Vittorio Fioravanti
Cerchi affiorati
su specchi d'acque lacustri
tra voli immoti
di libellule azzurre
lungo strisce
di pietre oscure
viscide d'alghe
e salti osceni di rospi
penetro la mente accesa
nei sommersi canneti
Rivedo l'orlo ristretto
nell'aspera gola
di dossi verdi e d'arbusti
ove riecheggia quel crepitare
d'alti nitriti nell'aria
ma non c'è traccia d'odore
d'arma da fuoco
colgo pregnanti profumi
d'erbe e mirtilli
scorgo more lucenti
come insetti in agguato
e spine in tralci
a sbarrarmi il passo
A mani ferite
m'inoltro oltre il folto
fino al muro franato
del casolare distrutto
lì dove uccisero l'uomo
coi polsi giunti sul dorso
sotto i miei occhi bambini
Luglio 2009
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