Scritto da © Anonimo - Sab, 16/01/2010 - 18:45
Le campane sono scomparse
dai profili curvi delle campagne.
Restano ferme nelle rimembranze dei batocchi
con la loro liturgia di fornaci.
Sui campanili altalena
solo il vento del vespro e delle pasque eterne.
Le campane sono mute
ed ascoltano i lamenti delle rondini
dando risposte immote.
Le rondini le amano ancora
e volano piangendo
fino alle grondaie calpestate dal sole.
Dite ad ogni bambino nuovo di non sotterrare
il din don dan tra gli uliveti carichi di suoni.
Neppure l’acqua
s’accontenta della sua litania amara:
il sole l’asciuga troppo in fretta
e toglie al greto la sua coperta fresca
che le campane segnano.
Le campane hanno un cuore
di fede e di bronzo
e un sangue memore canta
ad ogni ritorno.
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