Scritto da © Franca Figliolini - Ven, 20/08/2010 - 21:54
Ho raccontato e raccontato
fino a consumarmi le labbra,
storie e storie dentro le storie,
intrecci infiniti d'arabeschi
in un continuo rimbalzo
che m'ha fatto salva la vita
e donato l'amore.
Mio sultano, mio signore
come ho amato il tuo sguardo incantato,
la sete di sapere sotto la ferocia
le notti che non finivano mai,
eppure non bastavano.
Ed immaginavo i baci
e i corpi riarsi che si cercavano.
Accoccolata ai tuoi piedi,
t'ho incantato di parole
e trasportato dove volevo,
tra le mie braccia di velluto,
nella gemma preziosa dei miei occhi,
uniti, così, finalmente
a scrivere nuove storie di carne.
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