Sogni legati d'arcobaleni

Dovremmo perdere questa pelle grassa
della buona pigra vita che viviamo
tornare a quegli stenti ormai lontani
che frustavano le gambe nude esangui
quando bruciava di voglia tutto il cuore
come si dovesse raggiungere un altrove.
Avevamo sogni affastellati stretti
legati con nastri diversi, per colore:
rosso per le avventure rischiose, eccezionali;
verde pe'i viaggi ai poli o nelle foreste tropicali;
azzurro per i mari solcare, isole da trovare;
un rosa antico, di canina, per la ragazza che non c'era.
Dissero non era più tempo per sognare
il mondo sotterra chi non tiene il passo
dovendolo l'abbiamo fatto, bene o male
l'iride prese a sbiadire con la primavera
tutto spense la necessità di fare altro e
l'animo si fece duro, arido, come un sasso.
Ora che posso stare alla finestra per guardare
scrivere sopra a quei momenti andati
a  fare il giro della vita tante volte
vedo nuove nuvole di vapore pararsi all'astro
verrà certo qualche arcobaleno ancora
sicché riuscirò a scioglier qualche nastro.