Scritto da © Franco Pucci - Gio, 12/01/2012 - 07:48
Una madre a Roma rinnega il bimbo appena nato affetto da una forma di possibile nanismo, rifiutandosi persino di vederlo. Credo che l’umanità intera abbia toccato il fondo, togliendo il tappo ad un verminaio senza fine. Non è il primo caso né sarà l’ultimo, ma stanotte non ho resistito.
[fa strame di umanità,
postriboli di coscienze,
indifferenza e avidità
scivolano come pioggia
acida che non scalfisce
la corazza dell’egoismo]
-ouverture-
neri pulcini
rinnegati
sparsi cocci
uova reiette
madri aliene
da ricordi
ventri ingordi
in attesa
di altro
seme
…e poi veleno…
crotali
immondi
avviluppati
alle note
del bausari
echi di morte
seni inutili
intonano
Calcutta
forever
…e poi veleno…
tragico
carrozzone
di guitti
continua
la vita
traballa
conscio
dell’orrido
comunque
curva
…cade ma incanta…
*incantatore di serpenti
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