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Tutti gli dei hanno uguali diritti di fronte all'uomo (breve reading dal vivo)

Non è che ho tanti moti ultimamente.
Tutto è lo stesso.
Sembra ho smarrito la mia via dei colori.
Probabile sia tempo di girare pagina.
In effetti direi su questa ero caduto casualmente.
E fa male.
E m'ha cancellato il ricordo di dov'ero venuto.
Ah sì!
La festa al mare.
La mia migliore festa al mare.
Ed oggi invece preferisco le ombre del bosco.
Mi sembrano proprio molto più attraenti di qualsiasi vecchia passione.
Uno che ha qualcosa.
Uno che ha del tempo.
Uno che ha una sorte.
Un dio morto.
È come mi si fosse presentato un dio morto.
Ed ora io, novello Pietro, lo devo giudicare e collocare ove trascorrerà la sua eternità.
L'assolvo e lo metto in paradiso dicendogli saremo per sempre fratelli?
O lo condanno all'inferno dicendogli tu meriti il girone dei dimenticati?
Terza opzione?
C'è un'orchestra sinfonica a Sofia.
Suona una volta la settimana e potrei andare ad ascoltarla anche se... anche se forse sarebbe meglio a sentirla.
Viaggiando a volte mi sorprendo e gareggio con la mia vita.
La realtà mi scorre sotto gli occhi da qualche finestrino.
Ed il finestrino diventa cornice d'un quadro.
E l'immagine nel quadro si fa indice.
Si fa indice che, fisso negli occhi, mi punta la sua punta sporgendo, dritto dritto, da una mano per il resto chiusa a pugno.
Piccola faccenda un dio.
Quelli come lui sbagliando hanno creato qualcosa di più grande di loro.
Uno spazio illuminato in cui non possono spegnere la luce ma solamente riaccenderla, previo precisa richiesta, allorché qualcuno, per destino?, la vuole nuovamente dopo averla spenta di proposito.
Ergo un maggiordomo.
Dove si colloca per l'eternità un maggiordomo?
Fra i fidati servitori o nel mezzo dei potenziali assassini?
A volte mi sento un sottomarino.
Un sottomarino che viaggia nell'oceano delle opzioni.
Però il sonar non funziona mai cavolo e devo dirigere a vista e di notte, nelle notti in cui non mi va di stare fermo, diventa tutto estremamente complicato.
D'altronde è stupido scegliere.
L'albero non lo farebbe mai.
I suoi rami e le sue radici per lui meritano la massima considerazione.
E tutti in ugual misura vanno nutriti.
Ed indipendentemente da quello che pensano o fanno.
No no.
Io non giudicherò il maggiordomo.
Tutti gli dei hanno uguali diritti di fronte all'uomo.
Tutti gli dei hanno uguali diritti di fronte all'uomo.
Tutti gli dei hanno uguali diritti di fronte all'uomo.
 

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