Scritto da © sid liscious - Dom, 15/11/2015 - 11:30
L'uomo del calendario sale sull'espresso galattico novecento novantanove.
Robot giganti, Golion, Gordian e guardie di frontiera.
Heidi è lì, un uragano polimero, un portento azzurro fuoco che vola veloce regnando incontratato sui miei diecimila anni e passa.
M'accomodo nei pressi.
Manco mi degna d'una smorfia.
I cieli di Gondoria nel finestrino, sfondamento della barriera di Lingam e, dopo altri trecento anni luce, rilassante una sosta.
Il motel della sinfonia catatonica.
Delizioso miele di pelle Catrim, croccante anima di Mobuc felice ed una leccornia incredibile: Protiloti al burro di yak.
Mezz'ora di Fandor, il pianeta del tempo rutilante, ed il viaggio riprende.
Stavolta in scompartimento quattordici scimmie dei pianeti prepolari.
Una chiavica la loro noia elementare.
Fuori il crepuscolo oramai si lavora l'alba.
Pensieri che allora vanno da qui a lei.
Al solito e pazzesco, azzarderei di quando dio fa il poliziotto cieco del piano rialzato e privato di transenne.
Meglio chiamare Sial.
A proposito di Calle, mio fratello, ovviamente.
La forza d'un sogno l'ha scaraventato nell'orbita d'un Jerk manager.
I Jerk sono dei marinai neri privi di mare, li conosco bene.
Sangue giallo e noccioline bollite al posto del cuore.
Notizie scottanti.
Calle è diventato un lecca fiato a forza d'inseguire l'ombra d'un trader rastrello.
C'è da preoccuparsi.
Uomo nero fa ombra molto nera.
Il tutto della serie retaggi dell'onda di casa mia naturalmente.
Benedetto sarà il tempo delle dinamiche domestiche Redirect, una disdetta non averlo ancora cablato nemmeno lontanamente, bensì stavolta sono sulla buona strada.
Basta fughe episodiche.
Attività, situazioni, dominio.
Tutta un'altra musica sarebbero.
Ok però, fine del gioco.
Il tempo degli occhi canditi sinuosi sui minori è andato.
Certo lo so nostro padre marrone non è mai d'accordo, ma spedisco Calle lo stesso, col trasporter a distanza e parallelloide, a Tiredwall ed un Falca qualunque lo rinfrescherà su un battello.
Conosco i Falca, rimuovono i virus alla radice per vocazione ed è loro abitudine proteggere la carne fresca.
E lui è carne fresca e di quella istruita nella vecchia scuola, indubbiamente.
Ecco fatto e non mi si dica insensibile, mi sono perfino premunito di far vergare la scritta fragile sulla confezione.
Oh cavolo, nel frattempo sono quasi giunto a destinazione, l'hinterland cosmico infatti annuncia già Grammon.
Il piano è preciso.
Catturo un amore impossibile, gli strappo l'intimo diciassette, ottengo la via e vediamo se la promessa di novelle percezioni spazio cerebrali s'avvererà.
No, no.
Nessuna fandonia di marinai è madre di codesto mio agire.
Non sono come tutti, io.
Il re dei dolori, previo lunga e sofferta frequentazione, m'ha snocciolato segreti non bugie.
L'hanno dimostrato nuovamente anche i fatti qui sopra.
Necessito di nuove connessioni.
Immancabilmente le medesime priorità.
Cibo, affetti, amore, appagamento.
Una condanna a sorte inaccettabile.
Da solo nessuno ha mai tagliato il cordone ombelicale e non c'è nulla da fare.
Da secoli e secoli con il corpo ho abbandonato la terra ed i paesaggi umani classici, però tristemente ragiono ancora terrestre dipendente e così tutte le volte mi sorge il quesito universale più nauseabondo.
Sfacciata origine potrò mai fuggire dal tuo santuario?
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