Scritto da © sid liscious - Mar, 20/08/2013 - 08:58
Ok ho fatto un piccolo esempio qui sopra.
Una cosa come di presentazione per cominciare a conoscere il tipo che sono.
E comunque prima nella ventesima reazione m'andava di menarla e scherzare.
Faccio il poliziotto veramente.
Da vent'anni e più e sono rimasto basso di grado apposta.
Ho infatti rifiutato tutte le proposte di promozione che causa i miei successi di detective mi furono recapitate.
Il fatto è semplice.
Io ho capito tanto di me e sebbene ancora non mi fido ciecamente va di lusso.
Ho capito che il primo muro dove poggio gli occhi è fondamentale almeno quanto la prima parete che mi colpisce altri sensi.
Mi spiego.
Il mio lavoro funziona così.
Io sono tranquillo al parco con le colombe e squilla il telefonino.
«Un omicidio vieni».
E passa uno in bicicletta e dice al collega ciclista "ho fatto il muro della camera dei bambini color Pimpa" e praticamente il caso è risolto che la Pimpa ama animare i soggetti e gli oggetti che la circondano e dunque il principale animatore del contesto ne sa qualcosa.
Ed alzo lo sguardo e vedo il cartellone pubblicitario sul muro ed è stata la bionda della situazione evidentemente resa folle dall'enorme quantità di birra assunta attraverso quello sproporzionato e traboccante bicchiere che tiene in mano e sul muro vedo la Porche ed è stato chi l'aveva affittata per la rapina a nome proprio di un terzo.
Che il terzo fu costretto a bruciarlo e vedo il panettone ed è stato quello pieno di brufoli fra i cinquecento babbi Natale in costume presenti sulla scena del delitto e convocati in questura.
Una volta vidi un cammello vero spuntare con la testa da una finestrella sul muro.
La sua lingua gocciolante penzoloni dalla bocca era uguale a quella d'un deviato in delirio.
Ma la moglie era stata assassinata e non c'era nessun deviato evidente fra i sospettabili.
Fu difficile.
Il figlio fumava gli spinelli.
Niente di strano li fumo pure io.
I filtri di codesti spinelli però presentavano delle anomalie.
Nel cestino li recuperavo usati arrotolati e ridispiegati.
Al figlio non interessava nulla l'effetto degli spinelli.
Lui guardava al microscopio i depositi della combustione sul cartoncino del filtro ed eccitatissimo ne ricavava chissà che letture.
Potete crederci perdeva la testa nel mentre interpretava i segni e si masturbava perfino e gli veniva la pelle d'oca e le pupille dilatavano enormemente.
Credo alla fine per lui fosse diventato tipo leggere un tossico bellissimo romanzo a puntate... bensì purtroppo la puntata seguente era sempre nel prossimo spinello e la sua mamma ne buttò via due prima che arrivasse la polizia secondo lei.
Prima d'aver potuto leggerli secondo lui.
Ecco avete capito.
Io sul muro non ci piango.
Anzi.
Una cosa come di presentazione per cominciare a conoscere il tipo che sono.
E comunque prima nella ventesima reazione m'andava di menarla e scherzare.
Faccio il poliziotto veramente.
Da vent'anni e più e sono rimasto basso di grado apposta.
Ho infatti rifiutato tutte le proposte di promozione che causa i miei successi di detective mi furono recapitate.
Il fatto è semplice.
Io ho capito tanto di me e sebbene ancora non mi fido ciecamente va di lusso.
Ho capito che il primo muro dove poggio gli occhi è fondamentale almeno quanto la prima parete che mi colpisce altri sensi.
Mi spiego.
Il mio lavoro funziona così.
Io sono tranquillo al parco con le colombe e squilla il telefonino.
«Un omicidio vieni».
E passa uno in bicicletta e dice al collega ciclista "ho fatto il muro della camera dei bambini color Pimpa" e praticamente il caso è risolto che la Pimpa ama animare i soggetti e gli oggetti che la circondano e dunque il principale animatore del contesto ne sa qualcosa.
Ed alzo lo sguardo e vedo il cartellone pubblicitario sul muro ed è stata la bionda della situazione evidentemente resa folle dall'enorme quantità di birra assunta attraverso quello sproporzionato e traboccante bicchiere che tiene in mano e sul muro vedo la Porche ed è stato chi l'aveva affittata per la rapina a nome proprio di un terzo.
Che il terzo fu costretto a bruciarlo e vedo il panettone ed è stato quello pieno di brufoli fra i cinquecento babbi Natale in costume presenti sulla scena del delitto e convocati in questura.
Una volta vidi un cammello vero spuntare con la testa da una finestrella sul muro.
La sua lingua gocciolante penzoloni dalla bocca era uguale a quella d'un deviato in delirio.
Ma la moglie era stata assassinata e non c'era nessun deviato evidente fra i sospettabili.
Fu difficile.
Il figlio fumava gli spinelli.
Niente di strano li fumo pure io.
I filtri di codesti spinelli però presentavano delle anomalie.
Nel cestino li recuperavo usati arrotolati e ridispiegati.
Al figlio non interessava nulla l'effetto degli spinelli.
Lui guardava al microscopio i depositi della combustione sul cartoncino del filtro ed eccitatissimo ne ricavava chissà che letture.
Potete crederci perdeva la testa nel mentre interpretava i segni e si masturbava perfino e gli veniva la pelle d'oca e le pupille dilatavano enormemente.
Credo alla fine per lui fosse diventato tipo leggere un tossico bellissimo romanzo a puntate... bensì purtroppo la puntata seguente era sempre nel prossimo spinello e la sua mamma ne buttò via due prima che arrivasse la polizia secondo lei.
Prima d'aver potuto leggerli secondo lui.
Ecco avete capito.
Io sul muro non ci piango.
Anzi.
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